Maternità surrogata, nessuna differenza con la prostituzione
Possiamo prendere proprio la definizione marxista : «l’opposizione deriva dalla mia analisi sulla maternità surrogata come un fenomeno capitalistico che aliena l’essere umano dalla sua stessa progenie» per iniziare a parlare di maternità surrogata, o " utero in affitto" più volgarmente detto. Sono sempre stata convinta che le battaglie femministe avessero come grande principio il valore delle donne, tutte, nessun esclusa. E quindi, a parer mio, lo è.
Perché la maternità surrogata è una modalità di procreazione che mercifica proprio la donna, utilizzandone il corpo (e l'anima?) come se fosse un involucro senza alcun valore, senza alcun sentimento. Ha ancora un senso, oggi, essere o sentirsi femminista, quando si assiste ad una guerra persino tra donne, per i "diritti", di recente i "diritti civili", che avevano all'interno la " Stepchild" , allargando così la legge alla questione della adozioni, legittimo, ma che si rende pericoloso per come oggi viene facilmente concesso l'ingresso di bambini nati con surrogata, in Paesi esteri ove viene permesso? Ma perché questo affanno, non solo per gli omosessuali ma per tutte le coppie ed i single, a voler un figlio a tutti i costi, espatriando addirittura per concepirlo o, peggio ancora, "surrogarlo"?
È veramente un nostro diritto quello di poter avere un figlio? Lo è il desiderarlo, ma non di arrivare a generarlo su commissione oppure tramite inseminazione di perfetti sconosciuti. Possiamo pensare ad un parallelismo tra la prostituzione e l'uso dell'organo riproduttivo? Atto d'amore, dicono. Ma nei mezzi di informazione esteri sventola a tutta pagina un pancione con sopra stampato un bel bigliettone da 50$ in su, fino a 150$, per poter accedere alla maternità surrogata. Addirittura potendone scegliere le caratteristiche. Non è dunque prostituzione questa? No, dicono sia puro atto d'amore da parte di una donna, buona e caritatevole, che "cede" il suo organo per far felice qualcuno che altrimenti non lo sarebbe. Onorevole, sicuramente nell'idea di donare parte di se per una nobile causa. Di fatto sfruttata, al peggio.
E perché, scusate, vengono demonizzate tutte quelle donne (( e uomini)) che offrono sesso a pagamento per chi, magari dato il suo aspetto fisico o per problematiche personali, non riescono ad intrecciare rapporti con un partner ? Cosa cambia? Con la sola differenza c'è da una parte c'è l'organo genitale e dall'altra l'organo riproduttore. C'è l'idea, quindi, che la maternità come natura vuole, non abbia così tanto valore tanto che una donna, dopo aver tenuto in grembo per nove mesi una creatura, partorirla, sentirla piangere ed attaccarla, magari al seno, come natura vorrebbe, poi se ne può tranquillamente disfare. E debba anche essere felice perché ha aiutato gli altri ad essere "famiglia" o ad aver realizzato se stessi. E senza pensare ai danni, ovviamente intimi della donna- mamma e della parte subconscio, del neonato, che nel periodo intra placentare ha "respirato" una madre, si è collegato con lei, ne ha i suoi geni addosso, ma poi si trova sbalzato in tutt'altra realtà.
E tutti giù a dire che non è vero, i " tuttologi" , quelli che al confronto di Einstein sono giganti. È lì pronti a difendere questa maternità surrogata in nome della " libertà". Quella libertà ? Quella di vendersi? Quella di procreare su commissione ? Non si dica, per cortesia, che lo stesso avviene per chi li abbandona dopo averli partoriti, perché è un paragone che leggo spesso e che offende l'intelligenza persino di chi scrive. Chi abbandona il proprio figlio sicuramente lo fa con dolore e per dei motivi solitamente di capacità economica o per questioni legate alla propria esistenza e difficoltà sociali. Sicuramente non ha dentro sè il desiderio di abbandonare la propria creatura con gioia, magari lo fa sperando che possa avere un futuro migliore che rimanendo con lei. Sono drammi, grandi.
Le " Mamme surrogate" da indagini sappiamo bene essere donne di ceto sociale molto basso, anche a livello culturale, per lo più donne in miseria. Sappiamo che vengono sottoposte a massicci trattamenti ormonali addirittura con l’impianto di numerosi embrioni per eliminare il rischio di insuccesso. Chi è la donna disponibile a tutto ciò? Sicuramente una donna bisognosa. È vero, da tempo esiste e solo oggi si grida allo scandalo. È vero, senza velo di ipocrisia, ed occorre dirlo per onestà intellettuale, che questo fatto recente a carico di Vendola ha messo in luce una pratica in uso tra i Vip del mondo dello spettacolo. Abbiamo saputo, ad esempio, di Elton Jhon e di Nicole Kidman che per motivi diversi sono ricorsi all'uso della maternità surrogata, per lei si dice che l'abbia scelta per motivi professionali, perché così il fisico non si sarebbe sciupato. Da inorridire. Ma sono personaggi lontani mille miglia dal nostro vissuto, sicuramente ci ha fatto più effetto la scelta di Vendola, perché lui è un politico ed è di sinistra.
Perché dovrebbe stare dalla parte dei più deboli, non porgendogli un assegno cospicuo, ma cercando di proteggerli da insidie come questa. Brutta storia, non c'è che dire. In tutto questo ovviamente i bambini devono stare al di sopra e deve venir garantito loro rispetto ed amore, almeno quello glielo dobbiamo, dato che non riusciamo ad andare unite almeno su temi come questi. Loro non hanno nessuna colpa, non hanno chiesto di venire al mondo, sono nati, procreati da elementi che unendosi gli hanno dato la vita. Un miracolo, è vero. Ma che così si snatura della sua bellezza e magia, lasciando amaro e sdegno al posto della felicità, come dovrebbe.