Il Sociale

Urbanity 2015, Mantova ospita Zygmunt Bauman

L'insicurezza è solo una senzazione o ubbidisce a dati oggettivi? Una domanda alla quale, attraverso l'osservazione di due città italiane (Mantova e Pegognaga), tenterà di dare risposta Urbanity 2015, conferenza internazionale che si terrà dal 26 al 28 novembre.

Organizzata dall'Istituto di Criminologia di Mantova (Fde) con la collaborazione della Fondazione Politecnico di Milano, Urbanity 2015 sarà l’occasione per presentare i risultati del progetto triennale europeo Innes (INtimateNEighbourhoodStrenghtening) e per discutere insieme ad esperti nazionali ed internazionali. E tra gli ospiti ci sarà anche, il 26 novembre, il sociologo Zygmunt Bauman.

INNES è un programma pilota pensato per piccoli centri abitati che intende abbattere l’insicurezza reale o percepita dei cittadini, attraverso incontri studiati per promuovere e riattivare la coesione sociale e il rafforzamento dei legami di vicinato. Si inserisce nel programma europeo di prevenzione e lotta al crimine e mira all’abbattimento della insicurezza reale e percepita attraverso il rafforzamento dei legami sociali e di vicinato. 

Si rivolge e coinvolge i cittadini residenti nei quartieri individuati, le associazioni (formali e informali) presenti nelle zone oggetto dell’indagine e i policy maker locali. Ma anche gli amministratori locali, le associazioni di volontariato e promozione sociale del territorio, le scuole di ogni ordine e grado. Senza dimenticare gli operatori della sicurezza (Corpo di Polizia Locale), gli operatori sociali (assistenti sociali, educatori) attivi sul territorio oggetto dell’intervento e tutti coloro che operano nel terzo settore e che si ritengono interessati e coinvolti dalla tematica.

«Come difesa dalle paure - spiega Angelo Puccia, responsabile del progetto INNES, e direttore dell'istituto Fde - l’uomo adotta autonomamente strategie di chiusura e di protezionismo. Questo atteggiamento non fa altro che lasciarci ancora più soli e sospettosi nei confronti degli altri. Il progetto pilota Innes nasce per condividere un senso comune sulla sicurezza che sia diverso. Abbiamo permesso ai cittadini, e i cittadini ci hanno permesso a loro volta, di conoscere direttamente le realtà in cui sono immersi nella quotidianità e, affrontandole, poter allontanare alcune delle loro paure».

«Abbiamo lavorato insieme fin dal principio a questo progetto – commenta Adelmina Dall’Acqua del Politecnico di Milano – perché con le nostre competenze si può verificare, studiare e indagare nell’ ambito del tessuto urbano come l’organizzazione dell’abitare possa influenzare la percezione della sicurezza. Quanto cioè possa incidere una trascuratezza, una mancanza di relazioni sociali o l’abbandono di aree non edificate. Abbiamo così provato a tracciare delle mappe assieme ai cittadini che vivono le città».