Agostini ad Affari: "Hailwood il rivale più grande. E Vale Rossi..."
Giacomo Agostini si confessa a 50 anni dal suo primo titolo mondiale: da Mike Hailwood a Valentino Rossi, mezzo secolo di corse in un'intervista
"C'era una volta, cinquant'anni fa...": sembra l'inizio di una fiaba. E in effetti è la favola che ha per protagonista Giacomo Agostini, il più grande pilota nella storia del motociclismo mondiale insieme a Valentino Rossi.
Mezzo secolo ieri, il grande Ago vinceva il suo primo titolo mondiale. Poi ne sarebbero arrivati altri 14. Con 123 Gp in cui ha trionfato e 162 podi conquistati (su 190 corse). Numeri mostruosi di una carriera unica. Che viene celebrata in una mostra - “Giacomo Agostini. L’età dell’Oro” - dal 2 giugno al 3 luglio, presso Palazzo Tadini a Lovere (in provincia di Bergamo).
"La mostra è stata una sorpresa. Lovere si è ricordata di me a 50 anni dalla vittoria del mio primo titolo e questo mi fa molto piacere. All’Accademia Tadini ci saranno delle mie coppe, la mia prima tuta e il primo casco. E anche un paio di moto con cui ho vinto il campionato del mondo", racconta lo stesso Giacomo Agostini ad Affaritaliani.it.
Mille ricordi. Qual è quello a cui è più affezionato?
“Fortunatamente ne ho tanti. Certo il primo titolo è sempre emozionante, era quello che sognavo da quando ero nato. E’ indimenticabile, un po’ come il primo amore”
L’avversario più forte con cui ha corso?
“Tanti. Non posso dire che non fosse forte Phil Reed o Pasolini, Barry Sheene, Kenny Roberts. Saarinen. Però…”
Però?
“Quello da cui forse ho imparato qualcosa è Mike Hailwood”.
Cosa le ha insegnato?
“Ho visto come guidava. Lui era uno che saliva in 125 e vinceva. Saliva sulla 250 e vinceva. E così sulla 350 e quindi sulla 500”.
A parità di mezzo e condizioni secondo lei chi è il numero 1 tra i piloti attuali?
“Dobbiamo capire una cosa: l’età conta per tutti. Valentino Rossi sta facendo grandi cose nonostante i 37 anni. E corre contro ragazzini. Maverick Vinales (oggi talento Suzuki, ma futuro compagno del Dottore in Yamaha la prossima stagione quando Lorenzo passerà in Ducati, ndr) ha 21 anni per capirci. Valentino ha grande esperienza, è un grande campione. Ed è ancora velocissimo. Anche al Mugello domenica scorsa poteva vincere (si è ritirato per problemi al motore mentre stava lottando per il primo posto con Jorge Lorenzo, ndr). Rossi è più completo, però è ovvio che i ragazzi giovani se devono fare il giro della morte loro lo fanno. Giustamente Valentino non lo fa”.
Ma lei in quale dei piloti attuali si rivede di più?
“Come tecnica, come testa mi rivedo di più in Valentino”.
Il Dottore può recuperare questo Mondiale?
“L’anno scorso è stato in testa tutto l’anno e poi l’ha perso. Magari quest’anno che non è in testa lo vince. Certo questi punti 37 punti di svantaggio sono tanti e pesano. Non lo metto fuori dalla lotta”