Sport
Bruno Henrique e il caso passaporti: la risposta del Palermo Calcio
Calcio, inchiesta passaporti: 300 cittadini brasiliani coinvolti
Bruno Henrique, Palermo; societa', estranei a vicenda cittadinanza
"In riferimento a quanto pubblicato oggi da alcuni organi di informazione sul presunto coinvolgimento del calciatore Corsini Bruno Henrique in un'indagine della Procura di Nola riguardante l'emissione di false pratiche per ottenere la cittadinanza italiana, il Palermo comunica di essere totalmente estranea ai fatti citati, di non conoscere i termini della vicenda e di non avere avuto alcun rapporto con i soggetti coinvolti nell'inchiesta". Lo dice la societa' rosanero in una nota. "Il calciatore che al momento dell'acquisto godeva gia' dello status di cittadino italiano - prosegue la nota -, non manchera' di fare chiarezza nelle sedi opportune in merito alla propria posizione qualora fosse confermato il suo coinvolgimento nell'indagine".
CALCIO: 7 PROFESSIONISTI IN INCHIESTA PASSAPORTI
Sono 7 i nomi di calciatori professionisti che spiccano tra i circa 300 cittadini brasiliani per i quali l'ex responsabile dell'Ufficio di stato civile del Comune di Brusciano e il titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche amministrative di Terni avrebbero provveduto a fornire il passaporto italiano. Uno di loro gioca in Italia, Bruno Henrique, nel Palermo. Impegnati in campionati europei anche Gabriel Boschilia, del Monaco, club del Principato che disputa il massimo campionato francese, e Daniel Vancan, del Gil Vicente, club di Barcelos che milita nella seconda serie del campionato portoghese. Gli altri 4 calciatori giocano in Brasile: si tratta di Eduardo Colcenti Antunes, detto "Eduardo Sasha" e Gustavo Henrique Ferrareis, detto "Gustavo", entrambi dell'Internacional di Porto Alegre, Eduardo Henrique, in prestito all'Internacional, e Guillherme Lazaroni del Red Bull Brasil.
INCHIESTA PASSAPORTI FALSI, COINVOLTI ANCHE 10 GIOCATORI DI FUTSAL
Sono 10 i giocatori di "futsal", il calcio a 5, coinvolti nell'indagine della Procura di Nola (Napoli) su un giro di PASSAPORTI falsi del quale avrebbero beneficiato circa 300 cittadini brasiliani. I giocatori brasiliani di calcio a 5 militano tutti in squadre italiane, ben 6 in particolare nell'under 21 del Kaos Futsal Asd di Ferrara, club la cui prima squadra milita nella Serie A di calcio a 5. Si tratta di Luan Fiuza, Mateus Garcia, Figliero Da Silva, Lucas Baroni, Guillherme Zonta e Tiago Fortuna De Lemos. Gli altri nomi sono quelli di Luis Turmena, calciatore del Real Rieti (serie A), Matias Rosa del Pescara Calcio a 5 (serie A), Marcelo Henrique Urio del Real Rogit, club di Rossano (Cosenza) che milita in serie B, e Giovanni Darelli, del Ferentino (serie B).
Calcio: pratiche false; dirigente squadra,ho pagato per documenti
C'e' l'ammissione di un dirigente di una squadra di calcio a cinque di Ferrara, il 'Kaos Futsal', che ha dichiarato di aver versato 3.700 euro a Luis Sonda e somme tra gli 85 e i 150 euro per ognu pratica per ottenere i passaporti italiani per almeno cinque giocatori brasiliani. "Soldi che venivano versati per procurare illegalmente l'ingresso e la permanenza nel territorio italiano o comunque nella Unione Europea ", scrive il gip del Tribunale di Nola che ha emesso la misura cautelare ai domiciliari per Sonda, titolare di una agenzia di pratiche, e Michele Di Maio, ufficiale dell'Anagrafe a Brusciano. Si tratta di documenti che attestavano lo 'iure sanguinis' il riconoscimento per uno straniero della cittadinanza italiana quando e' il figlio di padre o madre italiani o con avi italiani, anche se emigrato all'estero, e bisogna stabilmente risiedere sul territorio italiano da almeno due anni. Le forze dell'ordine che hanno indagato hanno accertato, interrogando i proprietari delle abitazioni dove risultavano essere residenti i brasiliani diventati cittadini italiani, che quasi nessuno era stato per due anni in Italia. L'indagine parte nel maggio del 2016, quando un dirigente della questura di Terni addetto alla divisione di polizia amministrativa e sociale, segnalava alcune anomalie rilevate nell'ambito di alcune pratiche per il rilascio del passaporto italiano a 6 cittadini di nazionalita' brasiliana, che risultavano avere ottenuto la cittadinanza italiana 'iure sanguinis' a seguito di presentazione di un'istanza presso il Comune di Brusciano, dove risultavano anagraficamente residenti. L'analisi delle 400 pratiche sospette mostra che in 191 casi mancano indicazioni cruciali sui moduli o documentazione fondamentale come certificati di matrimonio. Addirittura, molte persone risultano residenti nell'abitazione di Di Maio.