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Chelsea, Higuain flop con il Bournemouth. Sarri: "Non è ancora in condizione"

Chelsea, Higuain a secco con il Bournemouth e zona Champions e rischio per i blues di Sarri

La durissima sconfitta del Chelsea sul campo del Bournemouth (decimo in  classifica) fa rumore in Inghilterra. E con essa il debutto negativo in Premier League di Gonzalo Higuain. Dopo gli 81' minuti (con rigore offertogli da Willian e che il Pipita non ha tirato) in FA Cup, ecco 65' di nulla (zero tiri in porta) in campionato prima di essere sostituito da Giroud. "Si vede che non è ancora al top, tra infortunio alla schiena e mercato nell'ultimo mese non si è allenato bene. Deve ritrovare la condizione migliore", ha detto Maurizio Sarri in difesa di Higuain.

I problemi di Higuain fanno ancora più eco in Italia e Inghilterra alla luce dello strepitoso debutto di Piatek con la maglia del Milan. I tifosi rossoneri hanno già dimenticato il Pipita e sui social anche qualche tifoso del Chelsea ha dei dubbi.  "Non è che abbiamo preso l'attaccante sbagliato?", si chiedeva un supporter Blues dopo la doppietta del Pistolero contro il Napoli. "Ora che faranno? Offriranno Higuain per Piatek?", ironizzava qualche tifoso inglese nelle scorse ore.

Piatek Milan 1Piatek (Lapresse)
 

Insomma Higuain sarà chiamato subito al riscatto perchè il tempo è tiranno nel calcio. "Non è facile ambientarsi, soprattutto in questo calcio. E' rimasto sorpreso dall'aggressività ma gli ho detto che è normale. E' un grande giocatore e deve adattarsi. E dovrà farlo in meno di un mese", aveva detto Sarri prima del match contro il Bournemouth.

Intanto il ko per il Chelsea è pesante e la zona Champions tutt'altro che scontata per una squadra quarta alla parti con l'Arsenal e con il Manchester United a soli due punti. Sono in tre per un posto, mentre il Tottenham (terzo) è piuttosto avanti e al momento sereno della sua pozione (+7 sul Chelsea). "Non capisco le ragioni della sconfitta, nel primo tempo abbiamo giocato bene e poi nella ripresa sono arrivate le occasioni avversarie. A fine partita ho parlato a lungo con i miei in spogliatoio, volevo capirci qualcosa ma anche per loro è difficile trovare una spiegazione. Ci sono troppe cose che non funzionano, ripetiamo sempre gli stessi errori. La verità è che la squadra non ha ancora metabolizzato i miei concetti".

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