Sport
Curve sempre più ostaggio di criminali. Abodi incolpevole, la politica agisca
Una volta per tutte la politica agisca con rapidità, severità e rigore contro la criminalità all'interno delle tifoserie
Ultras, inutili gli attacchi ad Abodi. La politica rivoluzioni il mondo del pallone, ostaggio di tifosi criminali
Le opposizioni chiedono ai ministri Andrea Abodi e Matteo Piantedosi di riferire urgentemente in Parlamento in merito alla vergognosa vicenda delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle curve di Inter e Milan. Chiariamoci: prima di tutto, chi si stupisce o è uno sciocco o è in malafede.
Da anni si denuncia una deriva criminale delle curve, sempre meno luogo per appassionati di calcio e sempre più terra di conquista per malavitosi che spesso finiscono pure ammazzati. Regolamenti di conti come nella peggiore tradizione mafiosa. E poi soldi, droga, illeciti, strozzinaggio. Tutto è business, illegale. Tutto è lucro per un manipolo di criminali che nulla hanno a che vedere con il calcio.
Tutto ciò premesso, dunque, rimane da capire perché la colpa di questo sistema incancrenito debba essere addossata a un ministro, quello dello Sport, che anzi ha preso fin da subito le distanze da un mondo che nulla ha di sportivo. Come Affaritaliani ha anticipato, tra l’altro, Inter e Milan non sono né le prime né le ultime. C’è da scommettere che altre società tremeranno.
E questo perché da tempo ci si è consegnati mani e piedi agli ultras che spadroneggiano. Allora, più che chiedere conto al ministro, forse la politica tutta deve cercare unità d’intenti per sgominare i criminali. Il calcio inglese, ostaggio degli hooligan negli anni 80, reagì con durezza inusitata e oggi ha gli stadi più belli del mondo e il campionato più ricco.
Non è un caso. Dopo la catastrofe dell’Heysel, la politica, tutta la politica, ha scelto di mettere al bando per sempre i tifosi violenti. Oggi l’emergenza è analoga anche perché i sistemi di difesa che sono stati presi, dopo la morte del poliziotto Raciti in un Palermo-Catania di anni fa, si sono rivelati inutili pannicelli caldi.
Allora, una volta per tutte, invece dello stucchevole attacco al ministro Abodi (incolpevole), si agisca con rapidità, severità e rigore. Solo così torneremo a essere il campionato più bello del mondo. Basta con le divisioni e gli attacchi ad personam. Serve una rivoluzione copernicana del pallone. Chi se la sente?