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Doping, Moraschini su Sinner: "Mi è venuto da ridere, stesso caso ma io sono stato punito"

Sinner e lo scandalo Clostebol, Moraschini: "Mi è venuto da ridere. Per lo stesso caso io sono stato squalificato"

Jannik Sinner è scampato alla squalifica per la positività al Clostebol, sostanza dopante contenuta in una pomata utilizzata per aiutare le ferite a cicatrizzarsi. Il caso ha suscitato un scia infinita di polemiche a cui oggi si aggiunge quella di Riccardo Moraschini, cestista che nel 2021 fu condannato a un anno di squalifica per l'utilizzo della stessa sostanza. Gli furono contestati 0,5 nanogrammi di Clostebol. Il TNA aveva ritenuto che il giocatore non avesse alterato le sue prestazioni sportive ma la connanna era stata confermata perché aveva presentato ricorso alla sezione sbagliata. Fu la stessa TNA, però, a suggerirgli quale procedura seguire.

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“Quando ho sentito di Sinner mi è venuto da ridere. Un sorriso amaro.  - racconta Moraschini a La Repubblica - Il nostro caso è identico, spiccicato: quantitativo bassissimo, ricondotto solo a contaminazione esterna. Entrambi siamo stati riconosciuti non consapevoli che una persona vicina a noi usava il farmaco vietato, preso in farmacia, nel mio caso la mia ragazza. Ma io ho pagato con un anno di squalifica e la sospensione".

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"Già sapevo quanto fosse sbagliato questo sistema che mi ha rovinato la carriera, economicamente e sportivamente: quando mi hanno trovato positivo giocavo nella squadra più importante d’Italia e nella lega più importante d’Europa - continua Moraschini - L’antidoping ha un sistema giustamente ferreo. Poi però ogni singolo caso viene trattato con la soggettività di chi lo giudica. Io sono stato sospeso tre mesi e mezzo in attesa del giudizio. Ma lo sport è uno solo, i regolamenti legati al doping non possono essere trattati differentemente a seconda dei casi e dello sport. I precedenti servono: Simona Halep, ex numero uno mondiale, fu trovata positiva e sospesa subito fino alla data dell’udienza. Perché io perdo tre mesi e mezzo di stagione e lui no?"

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Alla domanda se serva una soglia minima per l'assunzione di Clostebol, il cestista risponde: "Non lo so, non so se sia la cosa giusta. Ma se la quantità è così bassa che non altera in nessun modo la prestazione, e in più è assunta attraverso una terza persona, stiamo parlando di nulla. Non di doping".





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