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Inter campione d'Italia: da Lautaro a Barella, le pagelle dei protagonisti
Barella, Lautaro e Inzaghi al top. Arnautovic unica insufficienza, Acerbi e Dumfries le delusioni: tutti i voti
Ecco le pagelle dei titolari (e delle riserve più assidue) dell’Inter campione d’Italia
Yann SOMMER, voto 8: arrivato tra l’indifferenza generale come rimpiazzo del coreografico Andrè Onana si impone rapidamente come leader silenzioso e ottiene il record di “clean sheet” in Europa.
Emil AUDERO, voto 6: chiamato in causa raramente, risponde presente senza brillare eccessivamente.
Francesco ACERBI, voto 7: meno brillante dello scorso anno, quando riuscì anche ad annullare Erling Haaland in finale di Champions League, sente l’incedere del tempo. Ma non sfigura mai.
Stefan DE VRIJ, voto 7,5: si riscopre importante nell’anno della seconda stella interista, ritagliandosi un ruolo importante.
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Benjamin PAVARD, voto 7,5: l’acquisto più costoso dell’estate interista ingrana lentamente ma poi si trasforma in perno della difesa con licenza di offendere.
Yann BISSECK, voto 6,5: può diventare importante in ottica futura. Segna il gol che dà la vittoria contro il Bologna.
Federico DIMARCO, voto 8: cuore nerazzurro, contende al cugino Theo Hernandez il ruolo di migliore esterno sinistro del campionato.
Matteo DARMIAN, voto 7,5: sempre presente quando serve, è l’uomo in più cui Inzaghi si affida quando c’è da soffrire.
Alessandro BASTONI, voto 8,5: baluardo della difesa meno battuta d’Italia, ha ancora margini di crescita eppure già oggi è il centrale più forte del nostro campionato.
Denzel DUMFRIES, voto 6: sottotono, a tratti perfino svogliato, la brutta copia del gigante che ha arato la corsia di destra lo scorso anno e quello precedente per sostituire Hakimi. Chissà se si è trattato solo di un’annata storta o se c’è dell’altro.
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Davide FRATTESI, voto 7,5: un premio più per la sua pazienza in panchina che per il suo reale apporto. Ma segna tanti gol pesanti, tra cui quello nel derby all’andata e quelli decisivi a Hellas Verona e Udinese.
Hakan CALHANOGLU, voto 7: cecchino dal dischetto dove non sbaglia mai, supera per la prima volta negli ultimi dieci anni la doppia cifra in campionato. Ma è meno incisivo di altre volte
Kristjan ASSLANI, voto 6,5: sprazzi di futuro, ma anche tanta panchina. Su di lui la società punta a occhi chiusi, ma trovare spazio non è facile
Henrkh MKHITARYAN, voto 7,5: non sente il peso degli anni che passano, rimane il vero metronomo del centrocampo. E non disdegna qualche gol, soprattutto la doppietta al Milan, suo bersaglio preferito
Nicolò BARELLA, voto 9: senza tema di smentita il centrocampista più forte d’Italia. Campione di continuità e di grinta, nerazzurro vero
Carlos AUGUSTO, voto 7: viene usato come jolly in difesa e a centrocampo: lui svolge sempre il suo ruolo con abnegazione e passione
Marko ARNAUTOVIC, voto 5,5: spiace dare un’insufficienza a un giocatore scudettato, ma il suo apporto nella sua seconda avventura all’Inter è modesto. Si divora gol incredibili e passa più tempo in infermeria che sul campo di gioco
Marcus THURAM, voto 8: lampi di classe, velocità incontenibile e assist (7) al bacio. Nel mezzo anche 11 gol: solo quattro giocatori hanno fatto meglio di lui all’Inter negli ultimi 20 anni
Lautaro MARTINEZ, voto 9: capitano e capocannoniere, ci mette testa e cuore in ogni partita, anche in quelle in cui – comprensibilmente – non è al top. Senza di lui l’Inter è poca cosa in attacco.
Alexis SANCHEZ, voto 6,5: redivivo, all’ultima chiamata in un club di livello riesce comunque a ritagliarsi un po’ di spazio
Simone INZAGHI, voto 9: dopo tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia, al terzo tentativo il lìder maximo dell’Inter centra lo scudetto. Lo fa dominando in lungo e in largo un campionato iniziato con qualche detrattore di troppo.