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Lazio, 1-1 a Praga: quarti di Europa League vicini. Ma i buu razzisti..

Cori razzisti sul campo di Praga per la sfida di Europa League tra Sparta Praga e Lazio. I tifosi biancocelesti hanno fatto partire ululati razzisti nei confronti di Costa, difensore zimbabwese dello Sparta. L'arbitro Undiano Mallenco ha annotato tutto e minacciato la sospensione, poi la partita e' proseguita.

Pioli, abbiamo reagito da squadra ma c'e' tanto da fare - "Abbiamo cominciato bene la partita, abbiamo avuto due occasioni importanti, poi ci siamo aperti con la linea difensiva, dovevamo assorbire meglio l'inserimento, e abbiamo preso gol. Peccato, ci sta succedendo troppo spesso, ma abbiamo reagito da squadra. Sapevamo di avere le nostre possibilita' da giocarci: ci siamo presi un piccolo vantaggio ma la prossima partita sara' molto equilibrata, molto combattuta". Stefano Pioli commenta cosi', ai microfoni di Sky Sport, il prezioso pareggio in casa dello Sparta Praga nell'andata degli ottavi di Europa League. "Volevamo prenderci un vantaggio e segnare in trasferta e' sempre importante - sottolinea il tecnico della Lazio - ma c'e' ancora tanto da fare, perche' loro tra l'altro fuoricasa hanno segnato tanti gol e sono ancora imbattuti. Ora c'e' bisogno di recuperare le energie, dovremo aver voglia di attaccare: sul doppio scontro abbiamo la possibilita' di giocarci le partite, per cercare di vincere, ma e' inutile guardare troppo avanti. Al ritorno servira' una prestazione di grande determinazione e voglia di fare la partita". Pioli ammette che in campionato si e' "in un momento particolare, i risultati non stanno arrivando", ma stasera "i ragazzi sono stati dentro la partita, hanno messo a disposizione la loro qualita'". "Ci e' mancata un po' di energia nel finale - aggiunge - ho dovuto fare due cambi su tre per problemi fisici, sono un po' preoccupato e spero di recuperare qualcuno per giovedi' prossimo". Si e' distinto Keita: "E' anche un'abilita' del tecnico capire il momento della squadra e il momento giusto per dargli fiducia e coraggio". "Le palle inattive? Per ora ci sorridono in Europa, meno in campionato, ma possiamo fare meglio", spiega Pioli che sui cori razzisti dei tifosi biancocelesti all'indirizzo di Costa che hanno portato l'arbitro Undiano Mallenco a chiedere l'intervento dello speaker non affonda il colpo: "Credo sia stato il giocatore a lamentarsi di questa situazione, io in campo faccio fatico, non ho sentito tanto, ho detto all'arbitro che non si erano sentiti tanto e lui mi ha detto di stare tranquillo, cosi' si e' continuato a giocare. Durante la partita - conclude - non sento il freddo, il caldo e quelli che ululano dagli spati, credo sia stato Costa a lamentarsi, io ero molto concentrato".

Europa League, Sparta Praga-Lazio 1-1 - Ci sara' ancora da soffrire, ma la Lazio fa un deciso passo avanti verso i quarti di Europa League. A Praga i biancocelesti, che confermano ancora una volta di avere altro piglio e altra volonta' fuori dai confini italici, conquistano un pari preziosissimo che li piazza in posizione di vantaggio in vista del ritorno, in programma tra sette giorni all'Olimpico. Pur essendo andata sotto al 13' per il gol di Frydek, la squadra di Pioli non si e' scomposta e ha continuato a macinare il suo gioco, trovando in mischia l'1-1 con Parolo, al terzo graffio europeo. Poi una ripresa piuttosto equilibrata, in cui la Lazio ha avuto l'unico vero guizzo per vincere con Candreva (traversa): forse sarebbe stato troppo contro uno Sparta organizzato ma povero tecnicamente, in ogni caso Biglia e compagni hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per entrare tra le prime otto dell'ex Coppa Uefa. Avvio aggressivo dei padroni di casa, ma la Lazio colleziona due clamorose palle gol tra il 6' e l'8': Radu, al culmine di una splendida azione rifinita da Keita - scelto per completare il tridente con Candreva e Matri - viene murato in extremis da Zahustel; sul successivo corner, Milinkovic manca l'impatto di testa a pochi passi da Bicik. Scampato il doppio pericolo, lo Sparta torna a fare paura: disattenzione di Hoedt da rimessa laterale, ma Lafata non e' all'altezza della sua fama di goleador.E' pero' un avviso a Marchetti: perche' Frydek, servito da Lafata alle spalle di Bisevac, al 13' indovina un gran destro che si infila all'incrocio dei pali e non lascia scampo al portiere biancoceleste.

La Lazio incassa il colpo e fatica a ripresentarsi dalle parti di Bicik: si distinguono purtroppo, nel frattempo, i tifosi biancocelesti che fanno partire ululati razzisti nei confronti di Costa, difensore zimbabwese dello Sparta. Undiano Mallenco minaccia la sospensione. E' attento Marchetti sul guizzo di Krejci, tra i migliori, straordinario invece Bicik sulla gran giocata al volo di Candreva da posizione defilata. Nulla puo' pero' il portiere ceco al 38' quando Parolo trasforma nell'1-1 il colpo di testa di Hoedt murato da Bicik. Meritato il pari della Lazio. Un infortunio muscolare costringe Konko a lasciare campo al rientrante Basta (la partita del serbo durera' appena 20'), poi Pioli mette dentro Lulic (per Matri) e puo' imprecare quando Candreva, e' il 57', si inventa una magia che trova una clamorosa traversa. La sensazione e' che la Lazio abbia una chiara superiorita' tecnica, con Keita e Candreva pronti a colpire in qualsiasi momento. Scasny ci prova con gli ingressi di Fatai e Julis per Dockal e Lafata, proprio il duetto Candreva-Keita impegna Bicik a 20' dal termine. Per Marchetti c'e' lavoro al 77', quando Marecek scatena il destro e lo Sparta colleziona il primo e unico tiro della ripresa. Pioli chiude senza cambi, con Bisevac e Radu acciaccati: lo Sparta pero' non ha ne' la forza ne' la convinzione per tentare l'assalto finale e allora la Lazio torna a casa con un pareggio che piu' prezioso non si piu'. Tra sette giorni la sentenza.