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Michel Platini: “Infantino e Ceferin, il nulla. Nuova Champions? Stupida"
Michel Platini (foto Lapresse)

Michel Platini: “Infantino e Ceferin, il nulla. Nuova Champions? Stupida"

"Conosco i dirigenti di ieri e di oggi, tutti uguali, Ceferin e Infantino sono niente, pensano solo ai soldi. Hanno creato una nuova Champions League stupida, troppe partite. Io volevo che il governo del calcio fosse affidato ai calciatori, a chi ne sa davvero". Lo spiega Michel Platini in un'intervista a Repubblica.

L'ex numero 10 della Juventus vede un calcio senza fantasia: "Del tutto! I numeri dieci non nascono più. Gli allenatori sanno solo mostrare una lavagnetta piena di schemi, disegni, movimenti e frecce. Ma fateli giocare in libertà, ’sti ragazzi! Quelli della mia generazione sapevano sempre cosa fare in campo: al limite, come capitava a me e Boniek col Trap, si chiedeva di attaccare di più. E il pubblico era contento".

Su Thiago Motta prossimo allenatore della Juventus, Le Roi dice: "Come tecnico ne so poco, come giocatore era molto forte. Questo, comunque, è il tempo di risanare, non di sognare. Per comprare servono soldi, e tutti ormai costano troppo".

Vogliono dare il 10 bianconera a Yildiz. "Mi spiace, non lo conosco", risponde Platini a Repubblica.

Sul calcio italiano. "Siete tornati forti a livello di club, l’Atalanta mi piace molto, anche il Bologna ha fatto benissimo, invece la vostra Nazionale è fuori da due mondiali, anche se a sorpresa avete vinto l’Europeo".

Euro 2024, chi vince? "Da quello che vedo da casa mia, Cassis, un posto piccolo e lontano, mi sembra che Francia, Portogallo e Inghilterra abbiano qualcosa in più", le parole di Platini a Repubblica. Sulla finale di Champions vinta dal Real Madrid (quindicesimo trionfo) contro il Borussia Dortmund: "Eh, tanto alla fine vince sempre Ancelotti. Forse perché è bravo, voi che dite? Però non credo che vincerebbe la Champions League se, invece del Real Madrid, guidasse il Nancy".

Platini è tornato a Torino nei giorni scorsi: Massimo Mauro suo vecchio compagno juventino, che insieme a Luca Vialli creò una fondazione per sostenere chi è malato, lo ha chiamato per un torneo di golf benefico organizzato per l'acquisto di un’apparecchiatura endoscopica contro i tumori al pancreas, il male che uccise Vialli. E Michel ricorda il grande bomber italiano scomparso: "Un ottimo ragazzo, a parte quando segnava contro di me… Una persona che ha lottato e aiutato tanta gente: essere qui è come far parte, almeno un poco, della sua eredità", spiega nell'intervista a Repubblica.





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