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Sport
Sinner prosciolto, cade l'accusa di doping. La Wada non fa ricorso sul caso Clostebol

Jannik Sinner, il campione di tennis italiano è ufficialmente e completamente prosciolto da ogni accusa di aver usato il Clostebol

La segreteria del Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport, il Tas, ha confermato nella mattinata di oggi, martedì 10 settembre, l'archiviazione del caso doping per Jannik Sinner. La vicenda aveva creato un vero e proprio terremoto nello staff di Sinner e in tutto il mondo del tennis, specialmente nella Federazione italiana.

 La Wada, l’agenzia mondiale antidoping, non ha presentato ricorso contro la sentenza che ha giudicato innocente il tennista azzurro. In questo momento, scrive il Tas nella tarda mattinata di oggi rispondendo ad una richiesta dell’Adnkronos, “il Tribunale non ha registrato un appello della Wada in relazione al caso” di Sinner.

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Si tratta di un'ulteriore e definitiva conferma alla bontà della versione, suffragata da alcune immagini e fotografie, fornita da Sinner e dal suo entourage per motivare la minima positività alla sostanza proibita, la cui quantità era comunque stata definita non compatibile con il concetto di doping.

"Un sollievo che ci permette di lavorare con serenità per raggiungere nuovi importanti traguardi per lo sport italiano", fanno sapere dall'entourage del tennista. Sinner, infatti, dalla scorsa primavera ha dovuto combattere con una serie infinita di sfortune: prima l'infortunio alla coscia che lo ha tenuto lontano dai campi per più di tre mesi, facendogli saltare anche gli Internazionali di tennis di Roma.

Poi la bufera doping che ha visto Jannik messo al centro di una gogna mediatica anche da parte di alcuni colleghi. Tra questi anche Nick Kyrgios, l'ex tennista australiano, che durante tutto lo Us Open ha attaccato con toni a volte infamanti Sinner. La risposta è arrivata oggi e mette tutti a tacere. La parola torna al campo.





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