Viaggi

Coronavirus, a Capri niente calo e disdette delle prenotazione alberghiere.

Eduardo Cagnazzi

Lo dichiara con una nota il presidente degli albergatori dell'isola azzurra. Gargiulo: "E' una tendenza che rimarrà tale anche nelle prossime settimane"

Fioccano le disdette, turismo in ginocchio in Italia ma, almeno per il momento, a Capri il vento del Coronavirus non soffia. “Smentisco nella maniera più assoluta che sull’isola si sia registrato un calo del 40% delle prenotazioni alberghiere per la prossima stagione. Penso che il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, si riferisse alle escursioni programmate dalle agenzie di viaggio che, secondo quello che stiamo valutando in queste ore, hanno subito un rallentamento generale per divieti e sconsigli sull’Italia imposti o suggeriti da alcuni mercati esteri”.

Il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo, interviene così in merito alle dichiarazioni rilasciate ieri da De Luca a margine della conferenza dei sindaci sull’emergenza coronavirus.

“Non sono a conoscenza di quale sia la fonte da cui la Regione reperisce i dati annunciati ieri -continua Gargiulo- ma posso affermare con certezza che quanto riportato relativamente a Capri è assolutamente falso. In questi giorni in cui effettivamente il Paese registra un calo di prenotazioni generale, ci si sta riferendo soprattutto ai periodi stagionali più prossimi dove a penalizzare gli operatori è stata la cancellazione delle gite scolastiche d’istruzione decisa dal governo. L’attività di Capri invece in questo momento è ferma per la tradizionale pausa invernale e riprenderà solo all’inizio di aprile. E per ora nessuna delle nostre strutture segnala fughe di clienti o la disdetta di eventi già programmati. Siamo certi che si tratti di una tendenza che rimarrà tale anche nelle prossime settimane, auspicando anche che l’emergenza sia presto superata in Campania e nel resto d’Itala”.