Maxi Fusione Dow Chemical-DuPont: istruzioni per l’uso

Il 2015 è stato indubbiamente l’anno delle grandi M&A. Solo per citarne alcune: Dell-EMC, la più grande nel settore della tecnologia, Pfizer-Allergan, la principale del settore sanitario ed infine DuPont-Dow che potrebbe essere la più grande del settore chimico. Entrambe quotate al NYSE, Dow Chemical e DuPont stanno per formare una delle più grandi aziende chimiche al mondo con un’operazione da quasi 130 miliardi di dollari.

Ma questo accordo si concretizzerà effettivamente?  Il dubbio principale riguarda l’approvazione da parte delle autorità antirust non solo statunitensi, ma anche degli organismi di regolamentazione internazionale di aree in cui le due società sono attive, come Europa e Cina. Al fine di superare questi ostacoli, Il piano di fusione prevede lo scorporamento delle società in asset da ricombinare in due o tre nuove entità societarie.

Quali effetti produrrà questa “riorganizzazione”? Gli esperti prevedono il mantenimento da parte di entrambe del segmento agrochimico, mentre potrebbero esser fatti fuori i business inerenti materiali e sostanze chimiche speciali. Si verrebbe quindi a creare il principale colosso agrochimico mondiale, con gran preoccupazione da parte di Sygenta AG e Monsanto Company.

Inoltre, dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che le redini saranno per lo più nelle mani del management di DuPont, spesso criticato per cattiva gestione. Ciò solleva non poche preoccupazioni per gli azionisti di Dow Chemical. Apparentemente, questa "fusione tra uguali" potrebbe rivelarsi non altrettanto buona per entrambe le parti.

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