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A 12 anni accoltella il compagno di classe a scuola, il criminologo ad Affari: "Cattivi esempi e genitori che non sanno più educare"

di Franco Pasqualetti

Il professor Matteo Villanova: "I genitori non sanno più educare, così i figli diventano violenti"

Roma, dopo l'episodio della coltellata sferrata da una dodicenne a un suo compagno di classe Affaritaliani ha intervistato il professore di Roma Tre Matteo Villanova, uno dei massimi esperti su disagi giovanili e criminalità

Matteo Villanova è uno dei massimi esperti in Italia su disagi giovanili legati al crimine. Oltre alla sua cattedra di psicopatologia forense, nonché presidente dell’Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età Evolutiva, è uno dei consulenti più quotati del Tribunale di Roma. Con Affaritaliani ha scelto di parlare dei tanti fatti di cronaca che stanno vedendo come protagonisti giovani e giovanissimi.

Prof, oggi una ragazzina di 12 anni che ha accoltellato un compagno di scuola, la scorsa settimana la bambina di 13 anni spinta dal fidanzato dal balcone. C'è un filo che lega questa esplosione di violenza?

"Putroppo sì. E parliamo di disagi giovanili che stanno emergendo proprio dall'età preadolescenziale. Ci sono svariati fattori e in primis è l'esempio che i nostri ragazzi non hanno più. Parlo dell'educazione e della presenza dei genitori. Troppo spesso padri e madri non sanno svolgere il loro compito e vanno supportati".

In che modo?

"Ci deve pensare lo Stato con percorsi dedicati ai genitori, con assistenti sociali che in casi di disagi devono intervenire tempestivamente per evitare che un piccolo problema diventi un dramma".

La Scuola quindi ha un ruolo fondamentale...

"Senza dubbio. I primi a doversi accorgere di problematiche e segnalarle con tempestività sono gli insegnanti che vivono molto più delle famiglie con i ragazzi. Purtroppo con il nostro Osservatorio stiamo notando una crescita esponenziale di abuso di droghe leggere, alcol e psicofarmaci che rendono i nostri ragazzi delle vere bombe sociali pronte a far danno".

Il web in questo caos che ruolo gioca?

"Alimenta i problemi e aiuta i ragazzi a delinquere  con veri e propri manuali on line. Qui servirebbe maggior controllo delle Forze dell'Ordine. Poi c'è la violenza cinematografica: fiction sempre più violente, esempi che vengono portati a livello di mito come per alcune serie televisive. I nostri ragazzi devono capire che la vita è reale è un'altra cosa ma se non si danno delle linee guida è impossibile che si ritrovi la strada maestra".

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