Affari Europei
Alcohol Strategy, Strasburgo salva il vino italiano
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Niente criminalizzazione delle bevande alcoliche, ma consumo consapevole. Il Parlamento europeo, durante la sessione plenaria, ha dato il via libera ad una risoluzione sull'Alcohol Strategy che servirà come linea guida per la successiva politica della Commissione europea in materia.
La nuova strategia comunitaria in materia di alcool parte dal presupposto di non considerare il consumo in contrasto con un sano stile di vita. “E' una vittoria importante per l'Italia che si è scontrata con una cultura, prevalentemente nordica, che associa il consumo all'abuso di alcolici”, spiega ad Affaritaliani.it Nicola Caputo, eurodeputato del Partito democratico. “E' emblematico il fatto che in Italia, patria del vino, ci sia il consumo di alcool pro capite più basso d'Europa”.
Il provvedimento chiede alle aziende produttrici di segnalare il contenuto calorico delle bevande, come avviene per qualunque altro tipo di alimento, in modo da fornire ai consumatori tutti i dati necessari a scegliere correttamente il proprio tipo di alimentazione. Inoltre chiede di impegnarsi per scoraggiare il consumo nelle donne incinte e nei minori.
“Siamo anche riusciti a far passare un emendamento che dà la possibilità alle aziende vinicole italiane di poter usufruire dei fondi europei per la comunicazione”, continua Caputo. “In caso contrario i produttori non avrebbero potuto promuovere le loro etichette”.
Secondo i dati della Commissione l'abuso di alcool provoca 3,3 milioni di morti premature ogni anno nel mondo, vale a dire il 5,9% del totale. Nel gruppo di età tra i 20 e il 39 anni circa il 25% di tutti i decessi è da attribuire all'abuso di alcol.