Affari Europei

Austria, Kurz scarica la destra sovranista e fa il governo con i Verdi

L'Austria va verso un governo "nero-verde": i conservatori popolari di Sebastian Kurz e il partito dei Verdi hanno ufficialmente dato avvio ai negoziati

Austria: Kurz avvia le trattative di coalizione con i Verdi

L'Austria va verso un governo "nero-verde": i conservatori popolari di Sebastian Kurz e il partito dei Verdi hanno infatti ufficialmente dato avvio alle trattative formali volte alla creazione di un esecutivo di coalizione che rappresenterebbe una prima assoluta a Vienna. A poco più di un mese dalle elezioni anticipate che hanno consegnato al Paese una vittoria netta all'Oevp di Kurz e un tracollo dell'Fpoe di ultradestra, i popolari hanno dato il via libera all'apertura di un tavolo con gli ambientalisti guidati da Werner Kogler, che già avevano comunicato di aver dato luce verde. Nondimeno, Kurz ha ammesso di prevedere "colloqui molto difficili", date le differenze non proprio marginali su alcuni temi di fondo.

Kurz molla la destra Fpoe dopo l'Ibizagate

"I Verdi hanno posizioni molto forti nell'ambito del clima e dell'ambiente, che per noi non sono temi facili ma sono quelli per i quali loro sono stati votati", ha spiegato il cancelliere incaricato. "D'altronde, l'Oevp è stata scelta dagli elettori per la loro politica fiscale e quella votata alla crescita locale. Ci sono molti ambiti nei quali è necessario venirsi incontro. Si tratta di un processo che rappresenta una notevole sfida". I colloqui dovrebbero iniziare domani a livello dei soli capi di partito. "Non sappiamo ancora quando avremo i primi risultati", ha aggiunto Kurz, che ha ricordato come nel 2017 le trattative tra l'Oevp e l'Fpoe durarono oltre due mesi, negoziati definiti "molto rapidi". Peraltro, riferisce l'agenzia austriaca Apa, Kurz avrebbe escluso di condurre parallelamente trattative di coalizione con altre forze politiche. Se i negoziati con i popolari dovessero andare a buon fine, sarebbe la prima volta che i Verdi austriaci assumono responsabilita' di governo a livello nazionale. Punita dal cosiddetto scandalo "Ibizagate" - che aveva portato alle dimissioni dei ministri dell'Fpoe e del suo leader Heinz-Christian Strache dalla vicecancelleria, protagonista di un video 'rubato' in cui lo si vedeva offrire appalti pubblici ad una presunta ereditiera russa in cambio di contributi elettorali - l'ultradestra austriaca aveva lasciato sul terreno oltre 10 punti percentuali alle elezioni dello scorso settembre. Anche i socialdemocratici dell'Spoe, guidati da Pamela Rendi-Wagner, avevano subito perdite non indifferenti (quasi 6 punti), ma si erano detti comunque pronti ad intavolare una trattativa con i popolari di Kurz.