Elezioni in Catalogna, tutto quello che c'é da sapere sul voto
Giovedì si vota in Catalogna. Puigdemont in esilio, Junqueras in prigione. Ada Colau vero ago della bilancia. Ecco quello che c'é da sapere
Tra due giorni, giovedì, i catalani saranno chiamati alle urne per rinnovare il parlamentino regionale della Catalogna. Ma le elezioni nella Generalitat spagnola si preannunciano le più anomale della storia spagnola. Due candidati, Carles Puigdemont e Oriol Junqueras, sono in prigione o in esilio. E per le strade di Barcellona é vietato esporre vessilli gialli, simbolo del sostegno ai prigionieri politici.
Elezioni in Catalogna, Puigdemont in esilio a Bruxelles
Carles Puigdemont é certamente il politico su cui sono puntati tutti gli occhi di catalani ed europei. Leader di Junts per Catalunya, Puigdemont sta facendo campagna elettorale dall'estero, da quella Bruxelles che lo ha accolto quando é dovuto fuggire per evitare l'arresto. Dopo la proclamazione unilaterale di indipendenza il leader dei separatisti é scappato a Marsiglia e da lì ha preso un volo per la capitale belga. Mariano Rajoy ha infatti ordinato il suo arresto per alto tradimento.
Elezioni in Catalogna, i motivi del nuovo voto
Ed é questo il motivo per cui la Catalogna torna al voto. Appellandosi all'articolo 155 della costituzione il governo spagnolo ha sciolto il Parlamento della Regione ribelle e ha indetto nuove elezioni in Catalogna. La Costituzione prevede infatti che in certe circostanze particolari il governo possa in qualche modo commissariare le amministrazioni locali.
Elezioni in Catalogna, Madrid e Bruxelles temono sorprese nelle urne
Ora gli occhi di Madrid sono puntati su Barcellona. Perché dall'esito delle urne Rajoy saprà se potrà passare davvero un 'sereno Natale'. Se infatti dovesse vincere il blocco costituzionale, formato da Popolari, Socialisti, Ciudadanos, Barcellona tornerebbe saldamente all'interno della normalità costituzionale spagnola. Ma se dovesse vincere il blocco indipendentista, la saga catalana non avrebbe fine. E anche Bruxelles spera in un voto che sancisca la fine del tentativo secessionista di Barcellona.
Elezioni in Catalogna, i leader indipendentisti in carcere o in esilio
Il blocco indipendentista é formato da tre partiti, due dei quali hanno un leader azzoppato. Junts per Catalunya vede infatti il suo Carles Puigdemont in esilio a Bruxelles e incapace dunque di fare campagna elettorale. Mentre Esquerra republicana ha il suo Oriol Junqueras dietro le sbarre, accusato di malversazione, ribellione e sedizione. Ma proprio Oriol ha fatto trapelare dal carcere un audio con cui incita i compagni ad andare avanti.
Elezioni in Catalogna, Ada Colau vero ago della bilancia
A fare la differenza tra indipendentisti e lealisti potrebbe essere la sindaca di Barcellona. Ada Colau, che pur ha appoggiato la causa secessionista in un primo momento, ha fatto un passo indietro quando ha visto dove stava portando la politica di Puigdemont e ora ha deciso di schierarsi con i partiti fedeli a Madrid. E proprio questa decisione potrebbe fare la differenza.