Affari Europei

Germania, allarme forze armate per Merkel. Emerge una rete di estrema destra

Clamoroso scontro istituzionale in Germania dopo che un tenente dell'esercito si è finto un profugo siriano per preparare un attentato

Germania: bufera su forze armate, emerge rete di estrema destra

Un tenente dell'esercito tedesco che si finge profugo siriano per preparare un attentato, il ministro della Difesa Ursula von der Leyen in aperto conflitto con le forze armate, l'ipotesi sempre più concreta di una vera e propria rete di estremisti di destra in seno alla Bundeswehr: si sta allargando sempre di più e assume contorni imprevedibili l'incredibile caso di Franco A. - l'ufficiale arrestato venerdì scorso con l'accusa di aver pianificato un atto terroristico con lo scopo di far incolpare i migranti presenti in Germania scatenando un'ondata di razzismo - e per di più sta rischiando di provocare una spaccatura verticale tra l'esercito tedesco e la titolare alla Difesa. Il fatto è che secondo Von der Leyen - da molti considerata l'unica possibile erede della cancelliera Angela Merkel - sin dal 2014 vi sarebbero state chiarissime prove secondo cui il militare messo agli arresti avrebbe mostrato di essere un estremista destra senza che nessuno, ai vertici delle Forze armate, abbia ritenuto necessario intervenire. Così, mentre emerge che almeno dal dicembre 2015 il tenente Franco A., 28 anni, conduceva una perfetta "doppia vita" da militare e da profugo, vengono alla luce ulteriori dettagli inquietanti, che fanno pensare a una sorta di network di estrema destra fra commilitoni: a quanto scrive la Welt, gli inquirenti avrebbero trovato un'agenda contenente una "lista della morte" nella quale figurerebbero potenziali obiettivi da colpire, tra cui il Consiglio centrale ebraico e la principale associazione islamica in Germania, oltre a indicazioni circa singole personalità politiche, compresi la vice-presidente del Bundestag nonché leader dei Verdi Claudia Roth, il governatore della Turingia Bodo Ramelow e vari esponenti di associazioni umanitarie. Secondo altre ricostruzioni, la lista comprenderebbe persino l'ex capo dello Stato Joachim Gauck e il ministro della Giustizia Heiko Maas. Tra le "idee" da mettere in pratica, anche quella di gettare una granata contro un gruppo antifascista.

Tenente si finge profugo siriano per preparare un attentato

E ancora. Nel mirino degli inquirenti ora ci sono anche altri quattro militari, tra cui un soldato di stanza - come Franco A. - nella caserma franco-tedesca di Illkirch (Alsazia), nonché un riservista residente in Austria, ed un tale Maximilian T. che sarebbe l'estensore della lista comprendenti l'ex presidente Gauck e il ministro Maas. A detta del responsabile per i temi della Difesa della Cdu, Henning Otte "adesso è necessario verificare con la massima accuratezza fino a che punto sono state messe in piedi strutture di destra radicale all'interno delle Forze armate". A quanto pare, si starebbe indagando anche su un furto di munizioni proprio ad Illkirch, dove sarebbe stato rinvenuto anche un fucile d'assalto con l'incisione di una svastica nazista. Il caso e' stato preso in carico dalla procura federale. La situazione è considerata di estrema gravità a Berlino. Al punto da indurre Ursula von der Leyen ad annullare all'ultimo momento un viaggio negli Stati Uniti per recarsi proprio alla caserma di Illkirch, dove le è stata mostrata una stanza nella quale alcuni soldati conservavano immagini ed elmetti della Wehrmacht, l'esercito nazista di Adolf Hitler. "Siamo solo all'inizio di un lungo processo che servirà a far luce", ha detto oggi la responsabile della Difesa. "Sono venuta anche dare sostegno a quei soldati, la grandissima maggioranza, che fanno un servizio straordinario e che meritano tutto il nostro rispetto". Tuttavia è necessario capire - aggiunge Von der Leyen - "dove stiano le lacune e le falle, e se sono venute meno informazioni cruciali, come nei recenti casi di mobbing e di umiliazioni sessuali all'interno della Bundeswehr". Il fatto è che la ministra nei giorni scorsi si è espressa con estrema durezza nei confronti della Bundeswehr, parlando apertamente di "debolezza nella conduzione", di un "malinteso senso d'appartenenza al corpo" e di un "problema di tenuta", provocando l'ira e le proteste dei vertici delle Forze armate, nonché una grandinata di critiche da parte delle altre forze politiche presenti al Bundestag, secondo cui Von der Leyen con questa mossa intende allontanare da sé responsabilità che toccherebbero a lei, in quanto ministro competente.