Affari Europei
Germania, Merkel cede a Schulz: addio al diktat del risparmio Ue
L'intesa sulla Grosse Koalition è ormai fatta. Merkel cede a Schulz sulle politiche di risparmio dell'Ue
Germania: Gro-Ko vicina, intesa sulla politica Ue
E' in dirittura d'arrivo l'accordo per il governo di Grosse Koalition (GroKo) in Germania: cristiano-democratici e Spd puntano a chiuderea breve i negoziati-maratona per dar vita a un governo dopo oltre quattro mesi di stallo post-elettorale. I conservatori della Cdu/Csu di Angela Merkel e i socialdemocratici sono ottimisti. E' l'ultimo scatto: se tutto andra' bene, l'accordo dovrebbe essere presentato domani. Rimangono ancora alcuni nodi, difficilta' non indifferenti su mercato del lavoro e sanità. Ma il segretario dell'Spd, Martin Schulz, ha annunciato che e' stato raggiunto "un accordo molto importante sull'Europa, una cosa determinante che prevede nuovi investimenti, un fondo di investimento per l'eurozona e la fine del 'dogma del risparmio'".
Merkel cede a Schultz sulla politica del risparmio Ue
Due temi cari alla Spd continuano tuttavia a rimanere aperti: la riforma del sistema di assicurazione sanitaria per ridurre le disparità tra gli assicurati pubblici e privati e la rigorosa supervisione dei contratti di lavoro a tempo determinato. Le trattative hanno però trovato anche altri punti fermi: l'intesa a favore di più mezzi contro la disoccupazione giovanile e una fiscalizzazione più equa nei confronti dei giganti tecnologici americani, Amazon, Google, Apple. Sull'Europa, si tratta di "fare un patto sociale per l'Europa", ha spiegato ancora Schulz, il Parlamento europeo deve essere rafforzato e deve essere resa possibile un'ampia partecipazione dei cittadini al dibattito sulla riforma.
Schulz: "Trasformare l'Ue insieme alla Francia"
"Abbiamo adesso una vera opportunità, insieme con la Francia, di rendere l'Europa più democratica, più sociale e piu' capace di agire". L'ex presidente del Parlamento europeo ha aggiunto che "il Paese puo' avere un buon futuro solo se in un'Europa unita e forte e che la Spd condivide questa posizione insieme a Cdu e Csu". L'accordo dovrà poi ottenere il 'placet' della maggioranza dei circa 440.000 iscritti socialdemocratici, in un referendum che andra' avanti varie settimane a cavallo tra febbraio o marzo.