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Milano, AGICI-Accenture: al via il 25° Workshop annuale dell’Osservatorio Utilities

Carta (AGICI): "Gli investimenti nelle rinnovabili stanno trasformando il mercato dell’elettricità da un sistema guidato dai costi variabili dei combustibili fossili a uno dove i costi fissi sono sempre più rilevanti"

di Caterina Nicau Castanho

AGICI e Accenture, presentato il 25° Workshop annuale dell’Osservatorio Utilities per un'energia più competitiva e sostenibile in Italia 

Ottenere un costo dell’energia elettrica più sostenibile e competitivo per famiglie e imprese è una delle sfide più urgenti per il Paese. Se ne è discusso oggi a Palazzo Clerici, in occasione del 25° Workshop annuale dell’Osservatorio Utilities AGICI-Accenture, dove sono stati presentati i risultati dell’analisi “Un prezzo dell’elettricità più equilibrato per la sostenibilità e la competitività del Paese”. Lo studio ha evidenziato come il prezzo all’ingrosso dell’energia in Italia, tra i più elevati in Europa, possa essere ridotto fino al 20% nei prossimi cinque anni, avvicinandosi ai livelli di Germania e Regno Unito, grazie a interventi mirati sulle regole di mercato, sulla produzione da fonti rinnovabili e sul costo del gas.

Attualmente, il prezzo dell’elettricità in Italia si attesta sui 109 €/MWh nel 2024, quasi il doppio rispetto alla Francia. Le cause di questa situazione sono legate alla forte dipendenza dal gas, che copre ancora il 45% del mix energetico, al limitato sviluppo delle rinnovabili, con una quota del 38% rispetto al 50% della Spagna, e a un meccanismo di formazione dei prezzi che vede il gas come price setter nella maggior parte delle ore. Questa dinamica espone il sistema alle fluttuazioni del mercato internazionale, rendendo il costo dell’energia instabile e difficilmente prevedibile. Inoltre, la localizzazione della produzione rinnovabile non è ottimizzata rispetto alle aree con il maggiore potenziale, contribuendo a inefficienze strutturali.

Per affrontare queste criticità, AGICI e Accenture propongono una strategia basata su tre azioni fondamentali. Il primo passo consiste in una riforma del mercato dell’energia, volta a ridurre il ruolo del gas nella determinazione dei prezzi. Un’iniziativa chiave in questo ambito potrebbe essere lo sviluppo di una piattaforma, come il MAVER, che consenta di negoziare contratti di lungo termine per le rinnovabili, garantendo maggiore trasparenza e stabilità. In secondo luogo, lo studio sottolinea la necessità di accelerare la crescita delle energie rinnovabili, attraverso interventi sul repowering degli impianti esistenti, la semplificazione delle autorizzazioni e strumenti di supporto innovativi, come il FER X transitorio. Infine, la riduzione del costo del gas rimane un obiettivo prioritario, da perseguire attraverso una strategia comune a livello europeo e investimenti mirati nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

Parallelamente a questi interventi, la ricerca individua due leve strategiche per rafforzare la resilienza del sistema energetico italiano. Da un lato, si propone di rendere più efficiente la distribuzione delle rinnovabili, avvicinando la domanda alle aree di maggiore produzione e superando il modello del Prezzo Unico Nazionale a favore di tariffe zonali. Dall’altro, si evidenzia l’importanza di investire in tecnologie innovative, che possano garantire un approvvigionamento più sicuro anche in periodi di instabilità geopolitica.

Pierfederico Pelotti, responsabile del mercato Utilities di Accenture Italia, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato per ridurre il costo dell’elettricità nel Paese. “Non esiste una soluzione unica per ridurre l’alto costo dell’elettricità in Italia, ma è necessario implementare una serie di interventi che toccano le regole del mercato e il mix delle fonti energetiche attraverso una programmazione equilibrata e sinergica, con scelte strategiche che devono portare il nostro sistema energetico ad essere strutturalmente più sicuro e meno dipendente da contesti geopolitici sempre più incerti”.

Anche Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI, ha evidenziato il cambiamento in atto nel mercato dell’elettricità, sempre più orientato verso un modello dominato da costi fissi piuttosto che variabili. “I crescenti investimenti nelle rinnovabili stanno trasformando il mercato dell’elettricità da un sistema guidato prevalentemente dai costi variabili dei combustibili fossili a uno dove i costi fissi sono sempre più rilevanti. Per rispondere a questa nuova configurazione, urge adottare nuovi strumenti di mercato in grado di estrarre il massimo beneficio per i consumatori da entrambi i modelli. Anche i clienti domestici e le PMI, ad esempio, dovrebbero essere coinvolti nei Power Purchase Agreement (PPA): per questo tipo di azione è importante anche sfruttare la rilevantissima produzione addizionale generabile dagli investimenti in ammodernamento degli impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici”.

Durante l’evento si è svolta anche la cerimonia di premiazione del “Manager Utilities – Andrea Gilardoni” per il 2024, riconoscimento assegnato ai protagonisti del settore che si sono distinti per innovazione e leadership. Per la categoria Energia, il premio è stato conferito a Paolo Merli, Amministratore Delegato di ERG, e a Pietro Pacchione, Managing Director di Tages, per il loro contributo nello sviluppo delle rinnovabili e nelle operazioni di fusione e acquisizione nel settore. Nella categoria Servizi Pubblici Locali, il riconoscimento è andato a Cristian Fabbri e Orazio Iacono, Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato del Gruppo HERA, per i risultati ottenuti nell’ambito ambientale ed energetico, oltre alla resilienza dimostrata nella gestione delle infrastrutture durante le recenti alluvioni.

Infine, Valeria Olivieri, Head of Strategy & Corporate Development di Edison, ha ricevuto il premio speciale “L’energia di domani: il futuro è donna”, dedicato alle giovani professioniste del settore. Il riconoscimento le è stato assegnato per il suo contributo nella definizione delle strategie di transizione energetica di Edison, con un forte focus su innovazione, sostenibilità e decarbonizzazione.

L'intervista di Affaritaliani a Marco Carta, AD AGICI

Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI, ha dichiarato: "Il tema dell'energia è oggi più cruciale che mai. Come Osservatorio Utilities, abbiamo avviato il nostro percorso 25 anni fa, all'indomani delle liberalizzazioni introdotte dai decreti Letta e Bersani, in un contesto di grande fiducia nella liberalizzazione del mercato e nella globalizzazione. Queste riforme hanno prodotto risultati significativi, ma oggi ci troviamo in uno scenario completamente diverso, sia a livello nazionale che internazionale. La spinta verso la globalizzazione si è arrestata, lasciando spazio a blocchi regionali contrapposti dal punto di vista geopolitico. L'energia, dunque, non è solo una risorsa economica, ma un elemento chiave per il benessere delle nazioni, la competitività industriale e la sicurezza del Paese".

"Anche il mercato energetico ha subito una trasformazione profonda. Un tempo dominato dai combustibili fossili e dai loro costi variabili, oggi è in una fase di transizione, in cui i fossili continuano a garantire stabilità e flessibilità, mentre le rinnovabili presentano un modello completamente diverso, basato su costi di investimento iniziali ma senza costi variabili. In questo scenario, ci troviamo a fronteggiare prezzi elevati dell’energia e un utilizzo sempre più marcato dell’energia come strumento geopolitico", ha aggiunto Carta.

"Per rispondere a questa sfida, servono interventi mirati nel breve, medio e lungo periodo. Nell’immediato, è fondamentale liberare il potenziale delle rinnovabili a beneficio dei consumatori finali. Oggi, i Power Purchase Agreement (PPA) – contratti a lungo termine con cui gli impianti rinnovabili vendono energia a prezzo fisso – sono appannaggio quasi esclusivo delle grandi imprese, a causa della loro complessità. È necessario invece creare strumenti di acquisto con garanzia pubblica che permettano anche a famiglie e piccole e medie imprese di accedere a prezzi dell’energia più bassi e stabili nel tempo".

"Un altro aspetto strategico riguarda il repowering degli impianti esistenti. In Italia abbiamo impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici installati decenni fa che necessitano di ammodernamento. Intervenire su queste infrastrutture consentirebbe di incrementare la produzione di energia senza bisogno di nuovi impianti, generando benefici immediati. Coordinare questi interventi con contratti di vendita a lungo termine per famiglie e PMI rappresenta un passo cruciale per ridurre il costo dell’energia e garantire maggiore stabilità nel tempo", ha concluso.

L'intervista di Affaritaliani a Pierfederico Pelotti, Managing Director Resp. Mercato Utilities Accenture 

Pierfederico Pelotti, Managing Director e Responsabile Mercato Utilities di Accenture ha commentato: "Abbiamo individuato cinque aree di intervento che potrebbero contribuire in modo significativo alla riduzione del prezzo dell’energia all’ingrosso in Italia entro i prossimi cinque anni. Tra queste, le tre più rilevanti sono: le riforme del mercato, una riduzione sostanziale del prezzo del gas per riportarlo ai livelli precedenti al conflitto russo-ucraino e un incremento della produzione da fonti rinnovabili, almeno in linea con gli obiettivi fissati dal PNIEC per il 2030".

"Combinando questi tre fattori e applicandoli ai dati attuali, abbiamo condotto una simulazione che indica come il prezzo dell’energia all’ingrosso potrebbe stabilizzarsi tra gli 85 e i 90 euro per MWh, rispetto agli oltre 108 euro per MWh registrati oggi. Questo dimostra come interventi mirati possano avere un impatto concreto sulla competitività del sistema energetico nazionale", ha concluso Pelotti.

L'intervista di Affaritaliani a Candeloro (Agsm Aim Energia), Irace (Alia Multiutility), Dal Fabbrio (Iren), Iacono (Hera)

Il ruolo delle multiutility nella transizione energetica è emerso come un elemento centrale del dibattito. Fabio Candeloro, Amministratore Delegato di Agsm Aim, ha sottolineato come queste realtà siano già un motore trainante per la trasformazione del mercato dell’energia. Il Gruppo Agsm Aim, in particolare, sta sviluppando il proprio piano industriale per il periodo 2025-2030 con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per i territori, accompagnando i clienti in questa fase di cambiamento senza che ne siano travolti. "Il mercato energetico è sempre più complesso e difficile da comprendere e da gestire, per questo vogliamo essere al fianco dei nostri clienti, consentendo e abilitando questa transizione e crescita".

Anche Alberto Irace, Amministratore Delegato di Alia Multiutility, ha evidenziato la necessità di affrontare con determinazione la dipendenza dal gas e, allo stesso tempo, di portare avanti la sfida della sostenibilità e della circolarità. Secondo Irace, la transizione non può essere affidata a un’unica soluzione, ma deve basarsi su un mix di tecnologie e su scelte sinergiche tra operatori e clienti. "Vedo un ruolo sempre più attivo degli utenti finali, che devono fare scelte sempre più consapevoli e orientate anche al raggiungimento di obiettivi strategici come la decarbonizzazione e l’economia circolare".

Un altro punto chiave emerso nel dibattito è stato quello del prezzo dell’energia e delle strategie per contenerlo. Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo di Iren, ha sottolineato come la discussione abbia toccato diversi temi, dai PPA (Power Purchase Agreements) al repowering, fino al nucleare e ai cicli combinati. "La grande opportunità per ridurre il prezzo dell’energia è spingere con forza sulle rinnovabili. Questo è ormai un elemento condiviso: istituzioni, operatori e tutti i soggetti coinvolti devono lavorare insieme per sviluppare il mercato in questa direzione".

Sul tema dell’accessibilità e dell’efficienza energetica, Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Hera, ha evidenziato come il semplice garantire l’energia non sia più sufficiente. Oggi è fondamentale renderla più accessibile ed efficiente, rispondendo sia alla domanda di prelievo che a quella di immissione in rete. "L’energia è un fattore di competitività per il nostro Paese e per le nostre aziende. La decarbonizzazione passa anche attraverso l’efficienza energetica e il modello distribuito, che ci vede impegnati nello sviluppo di progetti di autoconsumo vicini ai centri di consumo e privi di oneri di sistema." Ha poi sottolineato l’importanza di continuare a investire sulle reti, rendendole ancora più resilienti per sostenere la transizione energetica: "Abbiamo fatto tanto, ma dobbiamo fare ancora di più. Le reti elettriche sono un asset cruciale per garantire un futuro competitivo e sostenibile".

L'intervista di Affaritaliani ad Argirò (CVA), Mattana (Edison), Bortoni (Elettricità Futura), Matrone (Intesa Sanpaolo), Mineo (Schneider Eletric Italia), Masoero (Siemens Italia), Farina (Snam)

Il sistema energetico deve garantire sicurezza, competitività e decarbonizzazione. Giuseppe Agirò, Amministratore Delegato di CVA, ha sottolineato come l’unica risposta capace di rispondere a tutte e tre queste esigenze, anche nel breve termine, sia lo sviluppo delle rinnovabili. "Dobbiamo creare un ecosistema che consenta investimenti rilevanti, con un quadro normativo e regolatorio capace di accelerarne la realizzazione. In altri Paesi le rinnovabili hanno già avuto un impatto positivo sulle bollette: anche in Italia devono poter incidere in modo inequivocabile sui costi per imprese e famiglie".

Sul tema della competitività e della sicurezza del sistema, Fabrizio Mattana, Executive VP Gas Assets di Edison, ha evidenziato la necessità di adottare un approccio pragmatico e diversificato. "Il sistema ha dimostrato di aver bisogno di tutto: una forte spinta sulle rinnovabili, un futuro che potrebbe includere il nucleare e, nel breve e medio termine, il gas, che fino a oggi ha garantito la stabilità del Paese". Secondo Mattana, la discussione non deve diventare uno scontro ideologico sulle fonti da privilegiare, ma piuttosto una ricerca della soluzione più efficace e resiliente.

Anche Guido Bortoni, Vicepresidente di Elettricità Futura, ha ribadito che la transizione energetica deve poggiare sulle rinnovabili, ma in modo integrato. "Non basta puntare solo sulle fonti rinnovabili: servono reti e sistemi di accumulo, senza i quali non potremo garantire né sicurezza né competitività". Questo approccio, ha affermato, sarà fondamentale nei prossimi 5-10 anni per costruire un sistema energetico stabile e decarbonizzato.

Dal punto di vista finanziario, Luca Matrone, Global Head of Energy di Intesa Sanpaolo, ha posto l’accento sulle sfide economiche e geopolitiche che il settore deve affrontare. Gli investimenti nelle infrastrutture energetiche—rinnovabili, stoccaggio, bioenergie e reti—saranno cruciali nel breve termine, mentre nel lungo periodo il nucleare di nuova generazione potrebbe giocare un ruolo chiave. "Il contesto italiano è particolarmente favorevole allo sviluppo delle rinnovabili, grazie a strumenti come i contratti per differenza (CFD) che mitigano il rischio di mercato e rendono i progetti più attrattivi per investitori e banche". Inoltre, il sistema bancario sta introducendo nuovi schemi finanziari, come i construction loan, per facilitare la realizzazione degli impianti prima ancora che entrino in esercizio.

L’innovazione tecnologica è un altro elemento chiave per migliorare l’efficienza e la competitività del sistema. Lorenzo Mineo, Vicepresidente Power System di Schneider Electric Italia, ha evidenziato l’importanza delle best practice aziendali e del digitale nella gestione dell’energia. "Piattaforme software avanzate, come quelle già implementate in città come Milano, Brescia e Verona, consentono una gestione flessibile della rete e ne migliorano la competitività".

Sul fronte dell’elettrificazione, Floriano Masoero, Amministratore Delegato di Siemens Italia, ha sottolineato come l’aumento della domanda di elettricità nel settore industriale, edilizio e dei trasporti stia mettendo sotto pressione le reti. "Dobbiamo ampliare gli investimenti infrastrutturali con soluzioni più sostenibili, come i nuovi quadri di media tensione senza gas SF6, e sfruttare le opportunità della digitalizzazione, dai digital twin all’intelligenza artificiale, per ottimizzare la gestione delle reti e ridurre la necessità di nuovi investimenti".

Infine, Claudio Farina, Chief Strategy & Technology Officer di Snam, ha ricordato che, accanto alle nuove fonti di energia, la sicurezza dell’approvvigionamento resta un tema centrale. "Dobbiamo continuare a investire nella diversificazione delle fonti, nella flessibilità del sistema e nella capacità di stoccaggio. Gli ultimi inverni sono stati miti, ma con l’interruzione dei flussi attraverso l’Ucraina, la sicurezza energetica torna in cima alla nostra agenda". Snam, ha concluso Farina, è fortemente impegnata anche nella decarbonizzazione, con progetti su larga scala nell’idrogeno, nel biometano e nella cattura e stoccaggio della CO₂.

L'intervista di Affaritaliani a Merli (ERG), Pacchione (Tages), Fabbri (Hera), Iacono (Hera), Olivieri (Edison)

Durante l’evento si è svolta anche la cerimonia di premiazione del “Manager Utilities – Andrea Gilardoni” 2024, un riconoscimento assegnato ai protagonisti del settore che si sono distinti per innovazione e leadership. Per la categoria Energia, il premio è stato conferito a Paolo Merli, Amministratore Delegato di ERG, e a Pietro Pacchione, Managing Director di Tages, per il loro contributo nello sviluppo delle rinnovabili e nelle operazioni di fusione e acquisizione nel settore.

Merli ha espresso grande soddisfazione per il premio, sottolineando che il riconoscimento è merito di tutte le persone di ERG"ERG ha intrapreso il percorso di internazionalizzazione già nel 2010 e oggi siamo presenti in nove Paesi europei e negli Stati Uniti. Un altro elemento fondamentale è stato l’investimento nel Repowering, nel rinnovamento tecnologico degli impianti. Siamo stati pionieri in questo campo e abbiamo già attivato i primi quattro progetti eolici. Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti".

Pacchione, dal canto suo, ha evidenziato la crescita del fondo che rappresenta nel settore delle rinnovabili:
"Questo premio è un riconoscimento per le attività svolte negli ultimi otto anni. Tages è il secondo operatore italiano nel solare, con circa 900 MW in esercizio. Stiamo lavorando sulla modernizzazione degli impianti e il nostro obiettivo per il prossimo anno è ammodernare circa il 50% del nostro portafoglio".

Per la categoria Servizi Pubblici Locali, il premio è stato assegnato a Cristian Fabbri e Orazio Iacono, Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato del Gruppo HERA, per i risultati ottenuti nell’ambito ambientale ed energetico e per la resilienza dimostrata nella gestione delle infrastrutture durante le recenti alluvioni.

Fabbri ha dichiarato: "Ricevere questo riconoscimento è un onore, ma è anche un premio per tutte le 10.000 persone di HERA. La nostra missione è chiara: far crescere l’azienda e i servizi in una logica sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale. Lavoriamo ogni giorno per migliorare la resilienza delle infrastrutture, la qualità dei servizi, ridurre l’impatto ambientale e rafforzare l’economia circolare, con un’attenzione particolare alle ricadute economiche e sociali sui territori in cui operiamo".

Iacono ha ribadito l’importanza del legame tra HERA e il territorio: "Questo premio è un riconoscimento al lavoro di tutta l’azienda, che cresce di pari passo con i territori. Il nostro impegno è rendere le comunità più vivibili, più competitive e più resilienti di fronte alle sfide globali, dalla sicurezza energetica alla transizione ecologica. L’Emilia-Romagna ha vissuto eventi estremi, e grazie agli investimenti fatti nel tempo, abbiamo dimostrato di avere infrastrutture in grado di affrontare queste emergenze".

Infine, un riconoscimento speciale è andato a Francesca Olivieri di Edison, per il suo ruolo nel promuovere l’innovazione e la leadership femminile nel settore energetico. "Questo premio valorizza il contributo del talento femminile nella costruzione del futuro dell’energia. In Edison lavoro alla definizione di strategie che ottimizzino le risorse e valutino nuove tecnologie, come il nucleare di nuova generazione, l’eolico offshore, i sistemi di pompaggio e la cattura della CO₂. Immaginare il futuro e realizzare soluzioni di lungo termine richiede visione, competenza e collaborazione. Sono onorata di ricevere questo premio, che mi stimola a proseguire su questa strada".