Gli immigrati di seconda generazione? Laureati e integrati
L'Eurostat rivela: gli immigrati di seconda generazione nell'Ue sono generalmente ben integrati nel mondo del lavoro e hanno un elevato livello d'istruzione
Gli immigrati di seconda generazione nell'Ue "sono generalmente ben integrati nel mondo del lavoro e hanno un elevato livello d'istruzione". Considerando l'Unione europea, nel suo complesso, nel 2014 gli immigrati di seconda generazione di eta' compresa tra i 25 e i 54 anni hanno un tasso di istruzione terziara (laurea) piu' elevato dei coetanei non immigrati (38,5% contro il 30,9%). Lo rileva Eurostat, nel rapporto diffuso oggi.
Nel 2014 all'interno dell'Ue piu' del 5% della popolazione totale era rappresentata da immigrati di seconda generazione, per un totale 18,4 milioni di persone suddivise tra chi ha almeno uno dei due genitori nati nell'Ue (13,3 milioni) e chi li ha entrambi nati su suolo comunitario (5,1 milioni). Di questi, l'81,1% aveva un lavoro nel 2014. Eurostat rileva che ci sono Paesi nell'Ue dove la proporzione di immigrati di seconda generazione con laurea eccede di cinque punti percentuali la quantita' di laureati non immigrati.
E' questo il caso dell'Italia (26,7% contro il 19,1%), Portogallo (45,2% contro 23%) e Regno Unito (46,8% contro 36,4%). Se si guarda alla fascia della popolazione europea di eta' compresa tra i 25 e i 54 anni, ecco che il motore economico e' dato dagli immigrati: ha un impiego il 69,3% di quelli di prima generazione, il 79% degli immigrati di seconda generazione, mentre il tasso dei nativi dell'Ue con un lavoro del 78,6%. In Italia il tasso occupazionale tra gli immigrati di seconda generazione e' del 66,7%, quasi agli stessi livelli occupazione dei cittadini italiani non immigrati (68,6%).