Affari Europei

Grecia-Ue, futuro buio per il negoziato. Il default è sempre più vicino

Nessun accordo per completare il programma di aiuti Ue alla Grecia. Non a Riga e con ogni probabilità neanche entro aprile. Moscovici avverte: "Tempo ridotto all'osso, sta scadendo". Lo spettro del default di Atene è sempre più vicino. L'Eurogruppo in Lettonia era visto già con grande scetticismo dalle istituzioni europee nelle scorse ore e negli scorsi giorni.

Negatività confermata dal vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis che ha confermato che non c'è nessun accordo per completare il programma internazionale di aiuti alla Grecia. Non è stato possibile concludere il lavoro tecnico perché gli sforzi della Grecia sono stati insufficienti", ha affermato. Gli ha fatto eco il presidente dei 19 ministri Euro Jeroen Dijsselbloem. "Deve essere fatto di più, il tempo sta correndo avanti veloce". Quanto alle imminenti scadenze di pagamenti, Dijsselbloem le ha definite "più importanti per la Grecia che per l'Eurogruppo", riferendosi alle esigenze di liquidità di Atene. L'avvertimento più grave però è arrivato dal commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici: "Il negoziato si muove molto lentamente, troppo lentamente. Deve velocizzarsi. Il tempo è ridotto all'osso e sta scadendo". Insomma, si respira un senso di urgenza che non viene scalfito da alcune concessioni offerte dalla Grecia nella trattativa con i creditori. Il ministro delle Finanze greco Varoufakis continua a dire che "l'attuale disaccordo con i nostri partner non è incolmabile".

La realtà è che il nulla di fatto di Riga pesa molto e che sarà difficile trovare una soluzione definitiva entro la fine di aprile, il termine auspicato dall'Ue per trovare la quadra. Il default non è ormai uno scenario irrealistico. Gli analisi di Bloomberg stimano al 40% le possibilità che Atene vada in default entro le prossime settimane. Il rischio Grexit è sempre presente, tuttavia gli analisti giudicano lo scenario dell'uscita della Grecia dall'euro probabile solo al 30%. Un'eventuale bancarotta, infatti, non equivarrebbe automaticamente alla Grexit. Ma è nell'interesse di tutti evitarla, anche se, citando di nuovo Moscovici, "il tempo è ormai ridotto all'osso e sta scadendo.