M5s, addio all'Italexit di Grillo. Ora Di Maio si scopre europeista
Svolta europeista di Di Maio. Obiettivo: ad accreditare il M5s come forza istituzionale e bilanciare il populismo di Grillo
M5s: addio Italexit e ritorno alla lira
Addio Italexit, addio ritorno alla lira, addio lotta sempre e comunque contro Bruxelles. Il Movimento 5 Stelle si sta scoprendo europeista e "di sistema". Proprio così. Basta vedere le ultime dichiarazioni pubbliche dei vertici del movimento di Beppe Grillo. "Non ho mai detto 'Basta Ue'". Luigi Di Maio, dalla sua pagina Facebook, contesta le ricostruzioni giornalistiche del suo colloquio con gli ambasciatori spiegando di aver detto "esattamente il contrario. L'Ue deve aiutarci a risolvere il problema immigrazione".
Di Maio diventa europeista e cita Schuman: "Recuperiamo i valori dei padri fondatori".
Di Maio fa un deciso outing europeista sempre sulla sua pagina Facebook. "Ai 27 ho portato all'attenzione le emergenze che vive il nostro Paese e che ci impediscono Di crescere come Italia. Occorre invertire la rotta e occorre farlo subito, recuperando quei valori ai quali si ispirarono i nostri padri fondatori: cooperazione, solidarietà, e dunque unione". Poi Di Maio cita persino Robert Schuman: "L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà Di fatto".
Di Maio attacca sui migranti
L'argomento sul quale il M5s non molla i toni accesi è quello dei migranti. "Dobbiamo accendere i fari su ciò che sta accadendo nel Mediterraneo con le Ong, e gli altri Paesi europei devono sapere che l’Italia sarà parte della Ue solo se la Ue sarà utile agli italiani", ha affermato Di Maio dopo l'incontro con gli ambasciatori, "il nostro approccio è interlocutorio con l’Unione europea: vogliamo risolvere questo problema superando il regolamento che ci impedisce di mandare negli altri Paesi molti di questi migranti, anche se il vero problema sono i rimpatri" che "in Italia non si fanno perché l’immigrazione è un business".
L'europeismo di Di Maio per bilanciare il populismo interno di Grillo
La sensazione netta è quela che Di Maio abbia preso un profilo molto europeista anche per bilanciare il populismo di Beppe Grillo. Da una parte il poliziotto cattivo che attacca su migranti e rom e si ritrova pericolosamente (per alcuni) vicino alla Lega di Matteo Salvini. Dall'altra parte il poliziotto buono con Di Maio che prova ad accreditare il M5s come europeista e soprattutto istituzionale. Vedremo se le due anime potranno convivere oppure no.