Macron-Merkel, l'asse scricchiola già: divergenze su commercio e investimenti
Tra Merkel e Macron non è tutto rose e fiori. Le divergenze sul commercio e gli investimenti cinesi
MACRON E MERKEL ENFATIZZANO L'ASSE FRANCIA-GERMANIA
"Senza un accordo tra Francia e Germania l'Unione Europea non va avanti". Questa e tante altre frasi a effetto sono state lanciate al termine del primo Consiglio con la partecipazione del neo presidente francese Emmanuel Macron. Il ritrovato asse tra Parigi e Berlino, dipinto come più forte che mai, è stato molto enfatizzato dai media ma in primo luogo anche da Merkel e soprattutto da Macron.
LE DIVERGENZE SUL COMMERCIO
Ma c'è un ma. Non sono tutte rose e fiori tra Francia e Germania. Ci sono stati, infatti, anche dei punti di disaccordo tra i due leader che si è deciso di mantenere un po' in secondo piano ma che sono molto pesanti. La distanza più grande tra i due esiste sul fronte commerciale. Il grande nodo è quello degli investimenti extra Ue nei settori strategici dell'economia comunitaria.
MERKEL RESPINGE LA MANOVRA DI MACRON SUGLI INVESTIMENTI CINESI
Il presidente francese non è riuscito a convincere i partner europei, compresa la Germania, sulla necessità di dare più poteri a Bruxelles nel controllo delle acquisizioni estere, in particolare cinesi, nei settori strategici. Macron puntava molto sull'argomento per realizzare un esordio pesante all'Ue ma la Merkel non vuole andare oltre un segnale generico sulla necessità di rafforzare il principio della reciprocità negli scambi commerciali.
PATTO DI STABILITA' PROSSIMO STEP
La Germania infatti guarda molto di più agli investimenti globali che non alla Francia. E la Merkel vuole chiudere la strada a qualsiasi ipotesi di straregia protezionista. Macron non può forzare la mano su questo tavolo anche perché dovrà già ottenere qualcosa di importante sul fronte del Patto di Stabilità. Ma la divergenza sugli investimenti esteri sarà un tema molto spinoso che Macron e Merkel si ritroveranno a dover affrontare.