Affari Europei

Mare del Nord, accordo tra 9 Stati Ue per l'eolico offshore

Nove Paesi europei si sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione per sviluppare l'energia eolica nei mari del Nord del continente

Nove Paesi europei si sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione per sviluppare l'energia eolica nei mari del Nord del continente. Germania, Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia e i commissari europei per l'Energia e il Clima hanno firmato un piano d'azione a margine di una riunione dei ministri dell'Energia a Lussemburgo.

La cooperazione tra questi stati nel settore dell'eolico si esprimerà in particolare in materia di pianificazione degli spazi da sfruttare, ha sottolineato la Commissione europea. I firmatari cercano ugualmente di sviluppare meglio le reti elettriche per poter trattare volumi importanti di energia prodotta dall'eolico in mare e farla circolare su tutti i mercati interni grazie a migliori interconnessioni.

Il governo olandese, che assicura la presidenza di turno dell'Ue, ha sottolineato che l'accordo tra i nove Paesi punta non solo a ridurre i costi di costruzione dei parchi eolici offshore ma anche ad armonizzare meglio le normative nazionali per la gestione della rete, le sovvenzioni o ancora le autorizzazioni alla costruzione. "Nonostante l'enormità dei siti, c'e ancora molto spazio disponibile nel Mare del Nord.

In collaborazione con altri Paesi studiamo ciò che può essere fatto dopo il 2020 e nel periodo attorno al 2030", ha assicurato Henk Kamp, ministro olandese agli Affari economici. L'Ue si è fissata per obiettivo quello di ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra nel 2020 e del 40% nel 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere una quota del 20% della sua produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2020 e del 27% entro il 2030.