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Affari Europei
Ue, via libera all'olio tunisino senza dazi Protesta dei produttori

Il parlamento europeo ha votato a favore dell'aumento delle importazioni senza dazi di olio tunisino per i prossimi due anni. La decisione riguarda 35 mila tonnellate di olio, che si aggiungono al contingente tariffario annuale pari a 56.700 all'anno.

Come ha ricordato la relatrice dell'Europarlamento per il provvedimento, la liberale francese Marielle de Sarnez, "il nuovo attentato di tre giorni fa in Tunisia ha dimostrato ancora una volta che dobbiamo agire concretamente per sostenere il sviluppo economico in Tunisia e nel Maghreb. Il settore oleicolo tunisino da' indirettamente lavoro a oltre un milione di persone, e rappresenta un quinto dell'occupazione totale tunisina nel settore agricolo". Secondo l'eurodeputata liberale, ancora, "queste misure temporanee non avranno impatto sul volume totale di olio d'oliva tunisino esportato verso l'Unione".

Inizialmente era prevista la possibilita' di prorogare tali condizioni di import a dazio zero, ma gli eurodeputati italiani hanno ottenuto che tale proroga fosse vietata. Il ministero dell'Agricoltura si e' sempre battuto contro la norma, ma e' di mercoledi la decisione dell'Europarlamento di porre ai voti l'accordo. Resta da valutare l'impatto effettivo della nuova norma. Ed ecco, quindi, i dati. Le nuove 35 mila tonnellate potranno essere importate ad esaurimento delle 56.700 gia' disponibili a dazio zero in base ad Accordo Ue-Tunisia del 1995. Come si evince dai dati pubblicati sul sito della Commissione europea, 35 mila tonnellate sono pari a circa il 3% delle importazioni europee di olio. Le importazioni totali europee di olio, infatti, ammontano a 1,2 milioni di tonnellate all'anno, di cui 133 da Paesi extra Ue. L'Italia ha importato negli ultimi 3 anni una media di circa 450 mila tonnellate di olio.

Tre le 'migliorie' incassate dagli eurodeputati italiani: l'obbligo di tracciabilità del prodotto tunisino, il divieto di proroga oltre i due anni previsti e una valutazione a medio termine dell'esecutivo Ue, per verificare eventuali danni ai produttori europei. "Con la strategia del Pd abbiamo guadagnato tempo e tre condizioni", spiega Paolo De Castro (Pd), coordinatore per il gruppo dei socialisti e democratici della commissione Agricoltura dell'Europarlamento, che annuncia l'impegno assunto dal capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, "di lavorare per la suddivisione mensile del contingente extra, quando la Commissione europea si occuperà del regolamento attuativo".

Anche il M5S martedì ha incontrato Mogherini e ieri parla di un "blitz del Presidente Schulz" per l'accelerazione dei tempi di voto, attacca il Pd e il governo Renzi, che non si è opposto alla misura. Al capo della diplomazia Ue la delegazione pentastellata ha anche segnalato "il conflitto di interessi che tocca il premier tunisino, uno dei più grandi produttori di olio del Paese".

"La Commissione europea deve adesso monitorare l'implementazione dell'accordo per evitare frodi e contraffazioni, e procedere al più presto con il riconoscimento di misure compensative per i nostri olivicoltori" è l'appello di Giovanni La Via (Ap/Ppe). Nel frattempo in Italia, Coldiretti parte già oggi con una mobilitazione per la difesa del 'made in Italy' a Catania, in Sicilia, seconda regione produttrice di olio di oliva in Italia dopo la Puglia. Con oltre 90mila tonnellate l'anno di olio tunisino senza dazi, avverte Coldiretti "il rischio concreto in un anno importante per la ripresa dell'olivicoltura nazionale, è il moltiplicarsi di frodi".

"Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino. Come Ministero delle politiche agricole abbiamo posto delle condizioni chiare sull'attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere". Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. "Nel frattempo gli organismi di controllo del Ministero, a partire da Capitanerie di Porto, Corpo forestale e Ispettorato repressione frodi - ha concluso - intensificheranno le ispezioni ai porti sul prodotto in arrivo. La filiera dell'olio italiano e' tra le piu' controllate in assoluto e negli ultimi due anni abbiamo alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato".

"Ora e' necessario rafforzare i controlli e stringere le maglie della legislatura per evitare frodi e inganni. Ancora una volta il settore agricolo diventa merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto sul piano economico, occupazionale e ambientale. Ci vuole anche uno sforzo aggiuntivo di valorizzazione delle produzioni nazionali, in un momento storico per l'alta qualita'". E' il commento del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo all'ok arrivato dal Parlamento europeo a favore dell'aumento delle importazioni senza dazi di olio tunisino per i prossimi due anni.

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