Affari Europei
Piano Juncker, parteciperà anche la Cina
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Sale un peso massimo a bordo del Piano Juncker. Anche la Cina parteciperà infatti al piano di investimenti del presidente della Commissione Europea. Particolare interesse per i progetti infrastrutturali e le pmi. Ad annunciarlo ufficialmente è stato il vicepresidente per la crescita della Commissione Ue, Jyrki Katainen, dopo la missione a Singapore e Pechino.
E' stato subito messo in piedi un gruppo di lavoro Cina-Ue per identificare meglio le modalità di partecipazione al Piano Juncker. Sul tavolo la possibilità di utilizzare più strumenti finanziari "anziché investire in base a progetto per progetto o con l'acquisto di asset". Ancora non è chiaro a quanto ammonteranno i contributi elargiti da Pechino. Katainen ha infatti spiegato che "dipenderà dalla qualità dei progetti e dal tipo di veicolo o strumento finanziario di partecipazione al Piano che dovrà essere definito entro fine anno".
La Cina, che in Europa è già presente in maniera massiccia come investitore (18 miliardi di euro messi sul piatto lo scorso anno), sembra comunque particolarmente interessata ai progetti infrastrutturali ma potrebbe anche pensare a finanziamenti per le pmi.
Il portale Ue, idea che è piaciuta agli investitori anche a Singapore, dovrà essere completato "entro fine anno per essere operativo a inizio 2016", ha spiegato il vicepresidente della Commissione confermando così la tempistica. Un ruolo chiave in questo cronoprogramma ce l'avranno comunque le riforme strutturali messe a punto negli Stati membri. Va in questo senso l'Unione del mercato dei capitali annunciato proprio in questi giorni da Juncker, e che secondo i piani di Bruxelles dovrà essere completata entro il 2019.