Affari Europei
Spagna, niente urne. L'Ue esulta. Ecco il piano di governo di Rajoy
Dopo quasi un anno di stallo politico la Spagna si avvia ad avere un nuovo governo. Anche l'Ue esulta. Il piano di Rajoy: proseguire sulle riforme e...
SPAGNA, I SOCIALISTI DANNO IL VIA LIBERA AL GOVERNO RAJOY: NIENTE URNE
I socialisti spagnoli (Psoe) si asterranno al prossomo voto di fiducia in Parlamento, dando di fatto il via libera al nuovo governo conservatore di Mariano Rajoy (PP), che eviterà il ritorno alle urne per la terza volta in un anno. E' quanto ha deciso il Consiglio federale del partito, che approvato una risoluzione con 139 voti a favore e 96 contrari. Dopo quattro ore di dibattito e 54 interventi, nella prima votazione era prevalsa la linea di sempre: no secco alle politiche del PP e no a Mariano Rajoy. Ma nella seconda votazione, "per sbloccare la situazione istituzionale eccezionale" che blocca la vita politica del Paese, il partito ha deciso per l'astenzione nonostante la maggioranza degli interventi a favore del no (31 su 54). Rajoy, al potere del 2011, riceverà l'investitura alla fine della settimana. Sia a giugno che a dicembre scorsi, il PP aveva vinto le elezioni, ma senza la maggioranza per governare da solo.
L'UE ESULTA. ORA LE MISURE CHIESTE DA BRUXELLES
Martedì a mezzogiorno il leader provvisorio del Psoe, Javier Fernandez, comunicherà la decisione al re Filippo VI, che designerà Rajoy alla guida del governo. Il Congresso poi si riunirà per l'investitura tra mercoledì e giovedì e già sabato o domenica Rajoy potrebbe ottenere la fiducia alla seconda votazione (alla prima ci vuole una maggioranza assoluta che non ha) con 170 voti su 350, grazie all'astensione Psoe. Si tratterà comunque di un governo di minoranza che dovrà cercare difficili accordi in Parlamento, anzitutto sulla finanziaria. Il cambiamento di linea socialista è maturato dopo le dimissioni da segretario di Pedro Sanchez, ostile a qualsiasi 'assist' ai popolari. Il Psoe, in piena crisi di consensi dopo le batoste in Galizia e Paesi Baschi, è diviso e i più contrari all'astensione sono i parlamentari catalani. Podemos lo ha accusato di tradire i suoi elettori e ora punta a guidare l'opposizione. Intanto., però, si è evitato il terzo ritorno alle urne in un anno, il 18 dicembre, che avrebbe provocato irritazione nell'Ue. E Rajoy intende proseguire nel proficuo rapporto con Bruxelles continuando sulla strada delle riforme.
IL PIANO DI GOVERNO DI RAJOY: "MANO SEMPRE TESA" AGLI AVVERSARI
Il premier spagnolo uscente Mariano Rajoy (Partito popolare - Pp) e il suo team di collaboratori hanno seguito con grande attenzione quanto accaduto durante il Comitato federale del Partito socialista (Psoe), conclusosi con la vittoria dei sostenitori dell'astensione nella votazione per l'investitura a premier del candidato del Pp, che consentirà di superare lo stallo politico ed evitare nuove elezioni generali. Inizia ora una settimana cruciale per Rajoy, nella quale quasi certamente otterrà un nuovo mandato come presidente del Consiglio dei ministri, appena un anno dopo aver convocato le elezioni generali del 20 dicembre 2015. Inoltre, il leader del Pp dovrà prendere in poco tempo decisioni importanti per dare inizio ad una nuova e duratura legislatura, definire i membri del suo governo e, probabilmente, la successione della sua leadership nel Pp. Rajoy incontrerà il re Filippo VI nell'ambito del giro di consultazioni organizzate dal sovrano, e proprio in quella occasione accetterà l'incarico del capo dello Stato a formare il nuovo governo, oltre a lanciare un messaggio chiave, gia' ripetuto più volte negli ultimi mesi: le difficoltà incontrate nell'avviare la nuova legislatura potrebbero essere l'occasione per fare di necessità virtù e affrontare gli accordi pendenti con il paese in modo "costruttivo" con "la mano sempre tesa" agli avversari politici.