Turchia: "Ue appoggia terrorismo". Con visti liberi allarme attentati
La Turchia accusa l'Ue: "Appoggia i terroristi chiedendoci di cambiare le leggi". Dossier della Commissione Ue: "Con liberalizzazione visti allarme attentati"
Ennesimo duro scambio di accuse reciproche tra Ankara e Bruxelles. La Turchia torna a ribadire per l'ennesima volta che non cambierà la sua legge antiterrorismo come pretende l'Ue e anzi accusa anzi Bruxelles di "sostenere il terrorismo" con la sua richiesta. Così il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu da Vienna a margine del summit sulla Libia di ieri. "Nel momento in cui siamo immersi nella lotta contro organizzazioni terroristiche come i (curdi del) Pkk o di Daesh (Isis) ci chiedono di modificare la legislazione antiterrorismo o in caso contrario non approveranno la eliminazione dei visti (per i turchi) significa appoggiare il terrorismo", ha dichiarato il capo della diplomazia turca.
E nel frattempo un dossier Ue mette più di qualche dubbio e qualche preoccupazione sui rapporti con la Turchia. "L'abolizione della necessità di chiedere il visto per l'ingresso nei Paesi Ue per i citadini turchi - parte della controversa intesa con l'Ue sui migranti - potrebbe aumentare il rischio di infiltrazioni terroristiche e di nuovi attentati" nel vecchio continente. E' quanto emerge da un rapporto della Commissione Ue secondo il quale sia i terroristi stranieri che espoenenti del crimine organizzato stanno cercando di ottenere passaporti turchi per poter raggiungere l'Europa "non appena" sarà revocata la necessità dei visti. Secondo l'intesa i 75 milioni di cittadini turchi avranno il diritto di entrare nell'area Schengen per un periodo massimo di 90 giorni se in possesso dei moderni passaporti biometrici (quelli con il chip) dalla fine di giugno. Il tutto, però, se Ankara modificherà la sua attuale controversa legge antiterrorismo. Cosa che Ankara ha ribadito ancora oggi per l'ennesima volta di non voler fare.