Il progetto Ue: tassa di 50 euro per gli stranieri che entrano in Europa
Bruxelles propone una tassa di 50 euro per gli stranieri che entrano in Europa con l'obiettivo di finanziare la gestione dell'emergenza migranti
50 EURO DI TASSA PER TUTTI GLI STRANIERI CHE ARRIVANO IN EUROPA
L'Unione Europea cerca di autofinanziarsi con una nuova misura che farà certamente discutere. La nuova idea di Bruxelles è infatti quella di istituire una tassa da 50 euro per gli stranieri che entrano in Europa. Niente sconti, la tassa sarebbe da pagare in qualsiasi caso, per tutti i cittadini extraeuropei in arrivo sul continente sia per turismo che per lavoro. Il tutto sarebbe giustificato dalla volontà di sostenere gli sforzi economici necessari alla gestione dell'emergenza migranti e quindi anche del Migration Compact proposto dal governo italiano.
LA MISURA A FAVORE DEL FONDO PER I RIFUGIATI E DEI RIMPATRI SARà DISCUSSA AL VERTICE DI ROMA
L'argomento sarà al centro del vertice di Roma di domani, al quale parteciperanno il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la cancelliera Angela Merkel, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, quello del Consiglio Ue Donald Tusk e del Parlamento Martin Schulz. Quei soldi, da versare in modalità ancora da stabilire, sarebbero utilissimi per il Fondo di accoglienza dei rifugiati ma anche per i rimpatri nei Paesi di origine di chi non ha diritto ad ottenere lo status di rifugiato.
TIMMERMANS ANNUNCIA IL NUOVO ASILO UE: "SI ACCOGLIE O SI PAGA"
"La nostra idea è di proporre un meccanismo per cui, se un paese è travolto dall'afflusso di rifugiati, scatta una solidarietà automatica e i richiedenti asilo sono ridistribuiti in tutta la Ue in base a quote predefinite", mentre sull'idea di sanzionare i paesi che non rispetteranno la quota "la decisione non è ancora presa. Ma la nostra proposta sarà che chi non vuole o non può dimostrare solidarietà accogliendo la sua parte di rifugiati, aiuti i Paesi che dovranno ospitarli con un pacchetto finanziario che ne faciliti l'accoglienza". Così intanto Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue, spiega a Repubblica la proposta di revisione degli accordi di Dublino sul diritto di asilo. Quanto invece ai migranti irregolari, Timmermans si dice un "deciso sostenitore del' 'migration compact', la proposta italiana per affrontare i flussi dall'Africa che inquadra il problema in un contesto molto più ampio". E spiega: "Juncker mi ha affidato il compito di mettere a punto, insieme con i miei colleghi, la risposta della Commissione alla proposta italiana, in modo che possiamo presentare il nostro piano in giugno, spiegando come intendiamo tradurre il 'migration compact' italiano in politiche concrete". In riferimento alle preoccupazioni dell'Austria spiega che al "momento non ci sono indicazioni che esista un problema di flusso di migranti da risolvere", "il paragone tra il Brennero e la rotta balcanica non e' basato sui fatti, è basato sulle emozioni", e "non vedo elementi a questo stadio che possano giustificare la chiusura del confine tra Austria e Italia".