Affari Europei
Unione europea verso l'allargamento. Germania: sì a Nord Macedonia e Albania
Verso l'allargamento sui Balcani. Il Bundestag vota sì per i negoziati di adesione di Macedonia del Nord e Albania
Ue verso l'adesione di Macedonia del Nord e Albania
L'Unione europea guarda a Est ed è pronta ad allargarsi sui Balcani. Dopo le tante speculazioni dei mesi scorsi, si registrano i primi passi ufficiali verso l'adesione di Macedonia del Nord, dopo lo storico accordo sulla denominazione con la Grecia degli scorsi mesi, e dell'Albania. Un allargamento che nei piani non solo dei governi balcanici ma anche di Bruxelles dovrebbe portare maggiore stabilità in una regione sempre molto tormentata.
Bundestag vota a favore avvio negoziati adesione Ue per Albania e Nord Macedonia
Il parlamento tedesco ha infatti votato a favore dell'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea con l'Albania e la Macedonia del Nord. A sostegno dell'apposita risoluzione, che concede il nulla osta al governo di procedere, hanno votato 395 deputati contro 188 contrari. La decisione del parlamento tedesco è stata subito accolta positiva dal Commissario europeo per l'Allargamento Johannes Hahn. "Molto gradita la votazione del Bundestag a favore dell'avvio dei negoziati di adesione con l'Albania e la Macedonia del Nord. Il riconoscimento del concreto progresso è essenziale per la promozione delle riforme nei Balcani occidentali e l'affidabilità dell'Unione europea", ha scritto Hahn in un suo post su Twitter.
Le preoccupazioni della Russia di Putin sull'allargamento dell'Ue verso Est
A differenza della Macedonia del Nord, sulla quale il voto a favore è senza richieste specifiche, per l'Albania l'avvio dei negoziati di adesione è stato condizionato con una serie di condizioni di cui Tirana dovrà tenere conto. Tra le condizioni figurano la riforma della giustizia e la riforma elettorale. In ogni caso, il negoziato di adesione, che per la Macedonia del Nord include anche il possibile ingresso della Nato, potrebbe causare qualche mal di pancia alla Russia di Vladimir Putin, con l'Ue che si espande sempre più verso Est.