Altro che Ucraina, dall'Onu alle tensioni Usa-Iran: la vera guerra è a Gaza

Fino a poco tempo fa la contesa tra Kiev e Mosca sembrava essere il prodromo di un olocausto nucleare ma in realtà... Commento

Di Giuseppe Vatinno
Guerra in Israele
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Guerra Israele-Gaza, ecco perchè la Palestina non è come l'Ucraina 

La guerra in Palestina non è come quella in Ucraina. Fino a poco tempo fa la contesa tra Kiev e Mosca sembrava essere il prodromo di un olocausto nucleare ma in realtà non è così e una “vera” guerra ha dimostrato che i fatti di quelle terre gelide sono sostanzialmente fatti interni all’ex impero sovietico, che di fatto non ha mai cessato veramente di esistere. Infatti uno degli effetti della crisi palestinese è stato quello di sgonfiare Zelensky al suo vero ruolo di comico da operetta che cercava e cerca soprattutto una protezione dalle accuse di corruzione nel suo Paese, tirandosi però dentro l’intero mondo.

Ora sta volando come una falena impazzita per riacquistare la visibilità perduta, ma nessuno lo ascolta più. Quella russa è una guerra locale in cui Mosca, tra l’altro, ha anche diverse ragioni inizialmente sapientemente occultate all’opinione pubblica mondiale ma che ora stanno venendo inevitabilmente a galla. Detto questo il vero pericolo per la stabilità mondiale viene, come al solito, da fatti molto più seri che dalla contesa sulla Crimea. Ieri alla Nazioni Unite è andato in onda lo scontro tra Antonio Guterres -che ha giustificato Hamas- e Israele che ne chiede le dimissioni immediate. E c’è da dire –ad onor del vero- che diverse Risoluzioni dell’ONU sono state disattese da Israele che viene vista come “nazione occupante”. La questione palestinese tiene campo anche perché il mondo su di essa è diviso, non come sull’Ucraina. Le parole del Segretario Generale non sono di poco conto perché l’Iran non stava aspettando altro.

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Sotto l’ombrello ONU Teheran può convincersi di poter sfidare gli Usa tramite Hezbollah. Non per niente ieri c’è stato un vertice in Libano tra gli esponenti del “Partito di Dio”, l’Iran, Hamas e la Jihad islamica. Dopo le parole di Guterres Teheran si sente autorizzato ad agire nella legalità e per questo le due portaerei americane a propulsione nucleare Ford ed Eisenhower e 180 caccia - bombardieri stazionano da tempo nel Mediterraneo. Ed il pericolo è proprio in questa sfida tra americani ed iraniani che dura da decenni, dai tempi del Presidente Jimmy Carter e degli ostaggi dell’ambasciata Usa a Teheran.

Hezbollah è un vero e proprio esercito finanziato non solo dall’Iran ma anche da altri ricchi emiri ed è la vera minaccia che Israele teme. Un confronto diretto sarebbe molto impegnativo per Tel Aviv che lo sa benissimo tanto da aver minacciato la distruzione completa del Libano in caso di attacchi da parte di Hezzbollah. Ma dietro a tutto questo ci sono anche giochi interarabi che vedono l’Arabia Saudita come vera potenza egemone nell’area medio orientale. Riad è sunnita Teheran è sciita. Eppure Hamas ha fatto il miracolo di riunirle insieme contro Tel Aviv proprio quando l’Arabia stava per riconoscere lo stato di Israele, e questo è il vero motivo strategico della guerra scoppiata improvvisamente. Sullo sfondo Putin tira un sospiro di sollievo perché è finalmente uscito dai radar mondiali. Nella tifoseria italiana, sempre particolarmente ignorante dei fatti geopolitici, Israele e Ucraina sono viste come una coppia che si difende da Palestina e Russia, ma forse gli accoppiamenti vanno rivisti alla luce di quanto detto da Guterres che ha ricordato al mondo che Israele è una potenza occupante. 

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