Politica
Migranti, fallimento totale
Manicomio Europa
"Voglio lanciare un messaggio chiaro a chi vuole entrare illegalmente in Italia...”. In tenuta non appariscente, cromaticamente dimessa rispetto alla vamp Piaciona e Sbaciucchiona, un po' ricordando il passaggio dalla sicumera dell’impettito Duce, al tono badogliano de “La guerra continua”, la nostra ha ricordato ai disperati emigranti, quello che loro già sanno, come ritornello da tanto tempo. E chi li spinge tuttora all’avventura sa pure che “la Capa”, se avesse voluto evitare il catastrofico collasso odierno, l’indecente drammatico spettacolo mostrato a tutto il mondo, non avrebbe sprecato un anno a far giri da Piaciona dappertutto, assistendo, in contemporanea, all’impennata degli arrivi, fino a volte a quadruplicarli, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ora, guardando il collasso facilissimamente prevedibile, che fa la nostra? Invita l’amica-nemica-rivale Ursula von der Leyen a vedere insieme a Lampedusa, quello che abbiamo visto e vediamo tutti in tv. Poi andranno a pranzo insieme a parlare dell’idea geniale e nuova, della nostra “statista”: fermare a monte i trafficanti di essere umani e l’immigrazione illegale di massa. E come si realizza? Ha risposto: "Come è scritto nei nostri programmi: con una missione europea, anche navale se necessario...".
Piena com’è di sé, la Meloni non spiega come mai, se la soluzione era già scritta nei programmi, siamo a questo punto. E, soprattutto, di chi sarebbe la responsabilità di questa vergognosa catastrofe? Infine, la Meloni torna alla canzone che l’ha portata al governo e dopo alle accuse di non cantarla più: il blocco navale, chiamato “missione europea, anche navale se necessario”, missione subito definita svolta militare. Militare.
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Su questa svolta ci vorrebbe di nuovo Totò: Totò e il respingimento dei migranti. Che farebbe Totò o chi per lui, magari l’ideatrice del rigore militare, se dalla bagnarola carica di migranti, appena avvisata la minacciosa nave europea, si tuffassero tutti, nuotando bene o male verso la più solida nave europea? Oppure se, il galleggiante stracarico di migranti, imitando la celebre Rackete, non riuscisse a frenare, sfasciandosi contro la nave militare? E quelli col motore volutamente in avaria? Tutti questi furbacchioni verrebbero trattenuti 18mesi e poi rispediti a casa loro. Ma in un anno e mezzo di vacanza-evasione a spese nostre, possono cambiare tante cose...
Sallusti, notoriamente sempre più innamorato della Piaciona, ha titolato quello che ritiene il suo capolavoro “Smascherati i traditori”, ovvero i soliti fratelli o cugini coltelli (francesi e tedeschi), colpevoli di lavorare in direzione opposta a quella della Meloni, ovviamente, per metterci in difficoltà. Non so se l’accusa e il presunto smascheramento siano fantasie. So però che in Europa abbiamo tutti stati sovranisti, a prescindere dalle loro dichiarazioni ufficiali. In un’accozzaglia di stati concorrenti e, di fatto, fortemente sovranisti, la presenza di politiche divergenti mascherate nelle dichiarazioni ufficiali, è certamente possibile.
Ma sarebbe quasi impossibile se in Europa ci si decidesse a riprendere il discorso sulla CED (Comunità Europea di Difesa). Ho la soddisfazione d’aver convinto ieri i miei quattro amici fisici più vicini, che l’istituzione della CED, formulata negli anni 50 del secolo scorso da politici Giganti, rispetto agli attuali pigmei, chiacchieroni esibizionisti, narcisisti e miopi, avrebbe potuto risolvere alla radice, anche il drammaticissimo problema attuale dell’immigrazione.
Perché la CED, contemplando l’istituzione di un esercito europeo e un’Europa federale, avrebbe evitato comportamenti con politiche divergenti e contrastanti, in cui alcune nazioni “lavorano” per far convergere sull’Italia i flussi migratori. La Piaciona che ignorava e ignora la storia dell’Ucraina, altrimenti non avrebbe assunto una posizione così sguaiatamente squilibrata a favore di Hollywood Zelensky, ignora anche la disgraziata bocciatura del progetto CED. Altrimenti anche lei dovrebbe essere d’accordo con Cerno, che ha detto “Da oggi non mi sento più europeo”
Se la Piaciona o Elly Schlein volessero avere un programma politico chiaro, comprensivo, vantaggioso e soprattutto dignitoso, per tutti noi, dovrebbero volere l’uscita dalla Nato. Smetterebbero d’essere dei manichini Yes man e di dire “Io sto col sonnambulo, confuso, colluso, scoppiettante (scusate, perché non chiamare anche lui e a maggior ragione, “er puzzone”?). Dovrebbero appartenere al blocco dei neutrali: di guerre ne abbiamo fatte anche troppe.
Per arrivare a una posizione così saggia, nel tempo più breve, i politici più consapevoli, che più conoscono la storia e, in particolare, la più recente, dovrebbero fare questa proposta: torniamo 71 anni indietro! Ma non commettiamo lo stesso gravissimo errore di non realizzare una vera unione europea. Penso che i più giovani non abbiano mai sentito parlare della CED. E gli anziani che hanno vissuto la nascita della sua proposta l’accettazione e due anni dopo la sua bocciatura, crederanno che quell’idea sia morta, tant’è vero che non se ne parla più!
Infatti: “È passato nel più completo silenzio il settantesimo anniversario di un evento che segnò il momento in cui l’Europa fu più vicina a diventare uno Stato federale: momento seguito – subito dopo – dal più grave e fatale fallimento su quella strada. Proprio il 27 maggio di settant’anni fa – nel 1952, a Parigi – il Trattato istitutivo della Comunità Europea di Difesa (CED) venne firmato dai rappresentanti di Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Italia” (MicroMega, Michele Marchesiello, 7 giugno, 2022).