Chanel e Brunello Cucinelli insieme nel capitale del Lanificio Cariaggi
Storica intesa tra la casa di moda francese, il marchio umbro, e l'eccellenza marchigiana dei filati per preservare il made in Italy
Chanel e Brunello Cucinelli insieme nel capitale del Lanificio Cariaggi
I grandi marchi del lusso sostengono la filiera italiana. Così la maison Chanel affianca Brunello Cucinelli nel capitale sociale di Lanificio Cariaggi, rinomata azienda produttrice di filati per maglieria e leader nel settore del cashmere e delle lane pregiate, con sede nelle Marche.
La famiglia Cariaggi, Brunello Cucinelli e Chanel lo scorso 23 marzo hanno firmato un accordo di lungo termine in base al quale la famiglia manterrà il controllo dell’azienda omonima con il 51% delle azioni, mentre Cucinelli e la casa di moda francese avranno ciascuno una partecipazione del 24,5%. Tra l'altro, il marchio umbro aveva già rilevato il lanificio nel marzo del 2022, con una quota del 43%.
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"L’intesa che abbiamo raggiunto - ha dichiarato Brunello Cucinelli - rappresenta uno splendido diadema che va a impreziosire il valore dell’intera filiera italiana, enormemente gratificata dal fatto che una maison di assoluta eccellenza della moda mondiale come Chanel abbia scelto di investire nel Made in Italy, condividendo con noi il bellissimo progetto Lanificio Cariaggi".
"Chanel è onorata di rafforzare il suo legame con il Lanificio Cariaggi, con cui collabora da molti anni, e di farlo, inoltre, con Brunello Cucinelli, di cui condivide i valori", ha affermato Bruno Pavlovsky, fashion president di Chanel e presidente di Chanel Sas. "La salvaguardia del know-how, l'impegno per una qualità eccezionale e la sostenibilità dei prodotti sono priorità comuni per entrambi. Ecco perché, attraverso questa partnership in Italia, un luogo di massima importanza per Chanel, abbiamo deciso di associare le nostre due maison per contribuire a preservare la filiera di cashmere e fibre naturali d’eccezione, di cui il Lanificio Cariaggi è leader riconosciuto".
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"L'ingresso di Chanel nell'azionariato, che segue quello di Brunello Cucinelli dello scorso anno, rappresenta un altro significativo passo avanti per Cariaggi, che conferma il suo status di leader del mercato internazionale nell’ambito della selezione e lavorazione dei migliori filati animali e vegetali del mondo", ha commentato Piergiorgio Cariaggi, presidente e ceo del lanificio. "Siamo onorati di collaborare con i due gruppi, per rafforzare un piano industriale incentrato sull’innovazione e la sostenibilità, compresa la costruzione di nuove strutture e l’uso di tecnologie sofisticate per garantire cashmere di qualità sempre più elevata, innovazione e servizio ai nostri stimati clienti, senza trascurare il nostro profondo rispetto per il nostro territorio, l’ambiente, la sostenibilità".
Si prevedono, dunque, buone prospettiva di crescita per Cariaggi che, non a caso, ha chiuso il 2022 con un fatturato in aumento del 26%, a 143 milioni di euro, sostenuti dalle buone performance negli Usa (+26%), nel Regno Unito (+28%) e in Francia (+21%). Nel 2023 l’azienda tessile prevede di investire circa quattro milioni di euro nell’ammodernamento della produzione.