Perché il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia in tutto il mondo
Non è vero che notte di Santa Lucia è la più lunga dell'anno. Miti e leggende da tutto il mondo che ruotano intorno al 13 dicembre
Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, ecco perché
Intorno a Santa Lucia ruotano tante storie e detti popolari, si festeggia il 13 dicembre e c'è anche un filo sottile che lega la Norvegia alla Patrona di Siracusa. Per la prima Santa Lucia è vestita di bianco e secondo la tradizione scandinava porta ai bambini doni annunciando, che ben presto subentrerà l'inverno con la sua oscurità. Mentre, in Italia in numerose città si festeggia in modi diversi ed è legata a tante leggende.
Chi era Santa Lucia?
Santa Lucia era una giovane di famiglia ricca, orfana di padre, pregando Sant’Agata per la salute della madre ebbe una visione della santa che le rispondeva: "Perché chiedi a me quello che puoi ottenere da sola?". Così, Lucia decise di consacrarsi al Signore dopo la guarigione materna, diede i suoi beni ai poveri e il suo promesso sposo la denunciò come cristiana.
Lucia per questo fu perseguita in base agli editti dell’imperatore Diocleziano. Venne minacciata di essere esposta fra le prostitute, ma il suo corpo diventò così pesante che non si riuscì a spostarla. Passò una notte insieme ai soldati e fu sottoposta a diversi tormenti, alla fine venne decapitata.
La festa di Santa Lucia in Italia
Partiamo da Siracusa dove Santa Lucia è la patrona della città e per un'intera settimana è celebrata con processioni religiose in costumi tradizionali, momenti di solidarietà con i meno fortunati e gli ammalati, e piccoli gesti commemorativi. Tra questi, il più singolare è sicuramente la preparazione di tozze di pane a forma di occhio, poi vengono condivise in banchetto per scongiurare le malattie oculari. Non solo, i siracusani amano talmente tanto la loro Santa che hanno indetto in suo onore altre feste 'di intermezzo' ad aprile e a maggio.
Anche in Lombardia, la festività di Santa Lucia è molto radicata ed è un’occasione di celebrazione soprattutto per i bambini. Nelle provincie di Bergamo e di Brescia i bambini scrivono una letterina a Santa Lucia, chiedendo dei regali. La leggenda vuole che la fanciulla, in sella ad un asino, passi casa per casa a distribuire i doni ai bambini buoni. Al suo seguito, il cocchiere Castaldo. I bimbi, prima di andare rigorosamente a letto, sono invitati a lasciare una tazza di caffelatte per la Santa, un po’ di vino e qualche leccornia per Castaldo, e del fieno per l’asino.
La città di Bologna dedica a santa Lucia una Fiera, che si svolge tutti gli anni presso il portico della Chiesa dei Servi, e preannuncia l’arrivo del Natale in uno degli eventi più amati dell’anno da grandi e piccini. Il mercato ha origini antiche e legate al commercio di icone religiose che si sviluppò a seguito della donazione di una reliquia della Santa alla diocesi di Bologna. Nel corso dei secoli le bancarelle hanno progressivamente esposto altre merci, tra cui dolci e giocattoli.