17enne accoltellata a Brindisi. “Paolo non ha mai fatto niente"
Lo sfogo dei familiari
Il 52enne vive solo dopo aver perso il padre lo scorso anno. È percettore del RdC ed è seguito dal Centro di salute mentale dell’Asl di Brindisi
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Dal civico 93 al 99 di via dottor Vincenzo Azzariti ci sono esattamente dieci passi: quelli compiuti da Paolo, il 52enne originario di Torino che con la famiglia si è trasferito a San Vito dei Normanni, nel brindisino, e che a mezzanotte dell’1 ottobre ha accoltellato la vicina 17enne.
Una follia che ha lasciato sgomenta la comunità perché il terrore che non si è al sicuro neanche nella propria casa ha fatto il giro dei vicoli.
“Paolo non ha mai fatto niente a nessuno, non dava fastidio, è una persona che può stare in giro sola. È così che gli è saltato in mente ieri notte e ha accoltellato la bambina” hanno detto alcuni parenti della vittima 17enne, che dopo esser stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico nella notte, sembra essere fuori pericolo anche se la prognosi è riservata.
Il fendente sferrato da Paolo, assistito dall’avvocato Nunzia Iaia, è arrivato dritto nell’addome appena la ragazza gli ha aperto la porta e l’ha fatto entrare in casa. Poi le urla della giovane, il panico dei genitori che l’hanno vista sanguinare e la chiamata al 118 e ai carabinieri.
Paolo, con ancora il coltello in mano, ha rifatto i dieci passi ed è rientrano nella propria abitazione. È qui che i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni, al comando del capitano Vito Sacchi, lo hanno trovato con la mano insanguinata che impugnava ancora l’arma e lo hanno arrestato.
Paolo ha perso il padre lo scorso anno, vive solo anche se ha una sorella ed è seguito dagli assistenti del centro di salute mentale dell’Asl di Brindisi. Certo è che l’uomo segue una terapia di psicofarmaci e al momento è ricoverato all’ospedale “A. Perrino” di Brindisi.
Meno certo è ciò che può essergli passato nella testa quando ha impugnato il coltello e si è diretto all’abitazione dei vicini per commettere il gesto.
“Paolo è un ragazzo molto sensibile non ha mai fatto male a una mosca. È il classico ragazzo che nonostante i problemi cercava di tirare avanti, quando ti incontrava ti offriva la sigaretta” racconta un amico del 52enne. L’uomo è conosciuto da tutti in città come una persona mite che sì, soffre di depressione e malattie psichiatriche da diversi anni e che forse negli ultimi tempi si erano aggravate velocemente, “ma non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere” prosegue qualcun altro.
“Probabilmente soffriva la solitudine, il padre tra qualche settimana fa un anno che è morto e forse sentiva anche il peso di questo anniversario” dicono altri. Una follia, quella della notte dell’1 ottobre, che forse ha due vittime: la 17enne e Paolo, vittima di sé stesso.