A San Benedetto del Tronto cena stellata per mille persone, ma è un flop
Portate fredde, vino caldo, attesa di ore e carenza di personale: ecco come la cena evento dell'estate ha deluso i clienti: "Vogliamo i soldi indietro"
A San Benedetto del Tronto organizzata una cena stellata per mille persone, ma è flop. I clienti: "Vogliamo i soldi indietro"
"Tra il mare e le stelle": così è stata chiamata la cena gourmet di cinque chef stellati per mille persone che è andata in scena lo scorso 15 luglio sul molo di San Benedetto del Tronto. Sulla carta doveva essere un evento incredibile. Eppure, non tutto è andato per il meglio. Anzi, secondo quanto racconta il Gambero Rosso - che riprende i centinaia di commenti comparsi sotto l’ultimo post della pagina social dell'evento - si è trattato di un vero e proprio flop.
Le lamentele vanno dai tempi di attesa lunghissimi - “Un D.I.S.A.S.T.R.O. stellato. 1300 persone sedute dalle 21.00 e siamo ancora in attesa della seconda portata....” - al vino servito caldo - “Vini serviti mezz'ora prima del pasto e acqua calda” e “Vogliamo parlare dei vini caldi nessun vino DOC si sono vergognati per voi anche i sommelier…” - fino al servizio pessimo: “1-servizio imbarazzante, 2-inizio cena ore 21:30 ultima portata ore 2:00 (dolce mai arrivato), 3-bontà del cibo lasciamo perdere, ma quella è soggettiva”.
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C’è chi pretende addirittura le scuse dagli organizzatori e vorrebbe “chiedere i soldi indietro”. Ma cosa è successo veramente? Gambero Rosso lo ha chiesto a uno degli organizzatori dell’evento, Erminio Giudici dell’Antico Caffè Soriano, che spiega: “Il motivo di tanta acrimonia sui social è stata per la lunghezza della cena: quattro ore, il primo piatto servito alle 21.30 e il dolce all’1.40. Sfido chiunque a non aver partecipato al matrimonio di una cugina antipatica per più di 4 ore stando seduto dentro un gazebo o in quattro mura senza aria condizionata, ma pagando molto di più di 130 euro, che per cinque chef stellati in una location così non è niente. Essendo questa la prima di un evento così grosso, abbiamo fatto sicuramente degli errori e ci assumiamo le responsabilità che correggeremo nella seconda”.
Tra le motivazioni delle critiche insorte, Giudici annovera problemi tecnici dovuti alla distribuzione e carenza di personale: “Fino a una settimana fa potevano contare su 100 camerieri e 30 sommelier, siamo arrivati sabato sera con 70 camerieri e 30 sommelier. Ci siamo dovuti arrangiare con 30 camerieri in meno”. Del ritardo nel servizio attribuisce la colpa a: “Ritardi nell’arrivo delle attrezzature del catering, qualcosa di sbagliato all’interno del catering, abbiamo dovuto rimediare all’ultimo momento dei cucchiai”. E poi non demorde: “Noi avevamo preventivato 30, 45 minuti a piatto, quindi iniziare alle 21 e terminare a mezzanotte. Abbiamo chiuso alle 1.30, un’ora e mezza di ritardo, di che stiamo parlando?”.