Agnelli, via al processo sull'eredità. Atti contestati dalla figlia di Marella
Riparte la saga dopo l'udienza di Margherita de Pahlen, che rivendica il 50% di Dicembre. Rischio ripercussioni sulla cassaforte di famiglia
Riparte la saga dell'eredità di Marella Agnelli: la madre di Lapo e John vuole il 50% di Dicembre
La saga degli Agnelli e soprattutto dell'eredità ricomincia. Come spiega il Corriere della Sera, "a Torino da domani, davanti al giudice Nicoletta Aloj, si entra nel vivo di una causa civile che Margherita Agnelli de Pahlen ha avviato all’inizio del 2020 sulla successione della madre, Marella Caracciolo, morta a quasi 92 anni nel 2019, 16 anni dopo il marito, l’avvocato Gianni Agnelli".
Il Corriere della Sera spiega che la causa avviata dalla madre di John, Lapo e Ginevra Elkann arriva in Italia perché a suo dire "la madre Marella avrebbe avuto la residenza abituale in Italia, dove è morta, e quindi la successione andrebbe regolata dal diritto italiano e non da quello svizzero. Marella Caracciolo, per esempio, in tre testamenti «svizzeri» ha indicato come unici eredi i soli Elkann. E proprio quello della giurisdizione è il nodo-chiave da sciogliere: è attesa la prima di una serie di udienze tecniche, per la decisione si andrà al 2023".
Come spiega il Corriere della Sera, "se le richieste di Margherita fossero accolte, ci potrebbero essere impatti sugli assetti della cassaforte di famiglia, la Dicembre società semplice (John 60%, Lapo e Ginevra 20% a testa), e a cascata sulla governance del gruppo Exor (Stellantis, Ferrari eccetera). Cioè una partecipazione del valore di circa 4,6 miliardi che governa un impero da quasi 30 miliardi. I 4,6 miliardi sono riferiti al valore della Dicembre al momento della morte (2019) di Marella Caracciolo, secondo una perizia che Margherita — ha scritto Milano Finanza — ha commissionato al docente della Bocconi Fabrizio Redaelli. E della Dicembre Margherita rivendicherebbe il 50%", conclude il Corriere.