Alessandro Orsini al contrattacco: "Denuncio il Corriere per le notizie false"
Il professore ha deciso di portare in tribunale il giornale che lo ha inserito nella lista dei putiniani d'Italia. "Contro di me attacchi immotivati"
Guerra Russia Ucraina, Orsini anticipa le prossime mosse di Putin
Alessandro Orsini, dopo aver incassato, adesso ha deciso di passare al contrattacco. L'ex professore della Luiss risponde così al Corriere della Sera che lo ha inserito nella lista dei "putiniani" d'Italia. "La mia foto e il mio nome - spiega Orsini alla Verità - sono stati inclusi in quella lista in modo del tutto immotivato. Ad ogni modo Franco Gabrielli, responsabile per la sicurezza, ha smentito e sbugiardato il Corriere. L'articolo è condito tra l'altro da due fake news. Non è vero che io sia stato licenziato per le mie analisi sull'Ucraina e non è vero che la Luiss mi abbia rimosso dal mio incarico di direttore dell'Osservatorio sulla sicurezza internazionale. L'unica cosa vera è che la Luiss ha lanciato un comunicato stampa per attaccarmi".
"Una causa al Corriere della Sera - prosegue Orsini alla Verità - è il minimo che io possa fare. Qualcuno ha detto che devo smentire le accuse, ma non ci sono accuse contro di me e quindi non posso smentire niente. Accade nelle dittature: gli oppositori politici vengono criminalizzati senza prove affinché non possano difendersi". Orsini affronta anche il tema della guerra in Ucraina. "Prevedo che, una volta conquistato il Donbass, Putin cercherà di capire se l'Occidente vuole dargli le garanzie che richiede. Se prevale la linea Biden-Johnson, credo che marcerà su Kiev per abbattere Zelensky".