Alluvione Emilia Romagna, auto elettriche in quarantena: pericolo incendio

Il comune di Ravenna ha confermato la veridicità della comunicazione dei Vigili del fuoco. Già incendiato un veicolo in città

di Antonio Amorosi
Cronache

Emilia Romagna, le auto elettriche e ibride colpite dall’alluvione vanno messe in quarantena per precauzione. Potrebbero incendiarsi. 

 

Un’auto elettrica ha preso fuoco ieri in una concessionaria a Ravenna, tra le province più colpite dall’alluvione. Non è un novità che le auto elettriche si possano incendiare a contatto con l’acqua. Teoricamente non dovrebbe accadere perché le batterie sono racchiuse in un involucro metallico sigillato ed isolato ma è già accaduto, anche se in rete si trovano numerosi video che mostrano il contrario.

Le batterie di alta tensione ad uso automobilistico sono realizzate in litio e per il loro particolare funzionamento possono incendiarsi proprio a contatto con l’acqua.


 

In seguito ad una mareggiata, avvenuta negli USA nel 2022, la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), agenzia governativa statunitense facente parte del Dipartimento dei Trasporti, ha spiegato che l’acqua, in questo caso salata, ha un’alta conduzione elettrica e può creare dei “ponti”, che sono la causa di cortocircuiti e incendi. La NHTSA ha chiesto ai possessori di veicoli di parcheggiare le auto elettriche esposte all’acqua almeno 15 metri lontano da case e veicoli.

Non è scontato che possano prendere fuoco ma le cause d’incendio potrebbero essere diverse: fattori meccanici, quindi danni ai componenti, oppure termici, dei cortocircuiti interni.

A quel punto è difficile spegnerle. Secondo i test servono tra gli 11.000 e i 30.000 litri, sempre d’acqua, per evitare che possano anche esplodere. Lo spegnimento con l’acqua sembra ancora la soluzione più praticata, anche se ve ne sarebbero altre considerate più sicure. L’acqua salata, invece, come detto, potrebbe peggiorare la situazione.

A causa della batteria, agli ioni di litio, il veicolo continua a riaccendersi e a volte brucia con grande insistenza, vista la particolarità della batteria.

Lo spegnimento è qualcosa di non semplice perché occorrere intanto riconoscere che l’auto che sta bruciando è elettrica, poi delimitare la zona, accertarsi del rischio elettrico ed eventualmente annullarlo nel modo tecnicamente più idoneo per la specificità della vettura. Dato l’allagamento della Romagna la prassi non appare delle più agili.

Anche per questo motivo i vigili del fuoco di Ravenna hanno diramato ieri un comunicato, pubblicato dal Comune della stessa città, che lo ha anche caricato sulla propria pagina Facebook, dove invita i possessori di auto elettriche e ibride, che a causa dell’alluvione sono state immerse in acqua, a tenerle in quarantena per 15 giorni, isolate e a distanza di almeno 5 metri da altri veicoli, per evitare possibili incendi a catena ed eventuali esplosioni.

Il comunicato circola con insistenza da ieri pomeriggio e molti possessori di auto ibride ed elettriche hanno gridato alla bufala. Ma il comunicato è vero. Abbiamo chiamato il Comune di Ravenna che ne ha confermato la veridicità.

Non a caso a gennaio venne reso noto che la compagnia norvegese Havila Kystruten aveva vietato, sui propri traghetti, l’imbarco a veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno a causa del rischio di incendio. Havila spiegò di aver richiesto a consulenti esterni specializzati un’analisi dei potenziali rischi che in quel momento erano considerati importanti. Il mercato norvegese è tra i più grandi d’Europa per l’elettrico e vista la larga diffusione di questo tipo di veicoli nel Paese si trova ad affrontare anche gli aspetti problematici imprevisti della nuova tecnologia.

Va ricordato come nel febbraio 2022 fece il giro del mondo l’incendio della Felicity Ace al largo delle isole Azzorre, della compagnia giapponese Mitsui Osk Lines che impiegò queste parole per descrivere l’incendio (secondo la capitaneria di porto, alimentato dalle auto elettriche a bordo): “Ci sono molti casi di incendi nei veicoli elettrici usati. Pertanto dal punto di vista della sicurezza e della qualità dei trasporti, per il momento, smetteremo di accettare le auto elettriche sulle nostre navi”.

Questo invece il testo integrale pubblicato ieri a Ravenna

“Misure da adottare da parte dei possessori di veicoli elettrici e ibridi. A scopo precauzionale, i concessionari e i soggetti privati che a qualsiasi titolo possiedono veicoli elettrici e ibridi che hanno subito immersione in seguito agli eventi meteorologici dei giorni scorsi, o che si trovano in ambienti particolarmente umidi, devono adottare alcune misure preventive a tutela della pubblica incolumità. In particolare tali veicoli devono essere posti per 15 giorni in quarantena, devono cioè essere tenuti in spazi esterni, con una distanza tra un veicolo e l’altro, da edifici e da altri veicoli di almeno cinque metri. Tali misure sono state disposte su richiesta dei Vigili del fuoco”.

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