"Apologia di fascismo, razzismo e omofobia al Liceo": gli studenti occupano

La protesta al liceo artistico Policarpo Petrocchi di Pistoia

Di Lorenzo Zacchetti
Cronache
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Gli studenti occupano il liceo Petrocchi di Pistoia con accuse gravissime

“Occupiamo contro episodi di razzismo, omofobia, inneggio al fascismo da parte di un professore nei confronti degli studenti del nostro liceo, rimasto impunito”. Sono davvero molto gravi le motivazioni con le quali gli studenti del liceo artistico Policarpo Petrocchi di Pistoia spiegano la decisione di occupare la scuola.

“Occupiamo come stanno facendo anche nelle altre città italiane, per contrastare la repressione violenta delle manifestazioni studentesche di Roma e Torino, le modalità dell’esame di maturità decise senza ascoltare gli studenti, il silenzio riguardo le morti sul PCTO (alternanza scuola-lavoro) da parte dello Stato Italiano – la noncuranza del Comune, della Provincia e dello Stato per l’edilizia scolastica, e l’incapacità di istituire e utilizzare i fondi dedicati alla scuola per migliorare questa situazione (che tutti noi ben conosciamo) – protestare contro i recenti, e purtroppo anche passati, episodi di razzismo, omofobia, apologia al fascismo da parte dei docenti nei confronti degli studenti del nostro liceo”.

La solidarietà politica alla protesta degli studenti

Hanno manifestato solidarietà agli studenti occupanti diversi esponenti politici, tra cui la senatrice di Azione Barbara Masini, responsabile del dipartimento Diritti del partito di Carlo Calenda: "Quanto affermano gli studenti del Liceo Petrocchi di Pistoia sui comportamenti omofobi, razzisti e sessisti di alcuni dei loro docenti, se accertato, è gravissimo. Come possiamo pensare di trasmettere ai giovani i valori di rispetto, inclusione e uguaglianza se il primo avamposto educativo non lo fa?”.

“Il sistema scolastico attraversa un momento di difficoltà, dopo i due anni di didattica a distanza, la non sempre corretta gestione dell’alternanza scuola-lavoro, l’atavica questione degli spazi, della manutenzione ordinaria, degli strumenti inadeguati: se a questo aggiungiamo anche gli episodi sessisti per l’abbigliamento delle studentesse e le battute omofobe e razziste dei docenti, allora la situazione rischia di diventare davvero irrisolvibile”, aggiunge Masini.

 

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