Belluno, famiglia travolta: l'ipotesi della conducente al cellulare

L'Audi viaggiava a forte velocità: verifiche sull'uso del cellulare da parte della trentenne alla guida e sull'eventuale uso di sostanze

Di Redazione Cronache
Incidente mortale a Belluno
Cronache

Tragedia stradale a Belluno: arrestata la conducente tedesca. Si fa largo la pista dell'uso improprio del cellulare 

È stata arrestata con l'accusa di omicidio stradale plurimo, nel corso della notte, la conducente tedesca di 31 anni che ieri pomeriggio a Santo Stefano di Cadore in provincia di Belluno ha investito cinque persone uccidendone tre, un bambino di due anni, suo papà e la nonna.

Si fa sempre più forte l'ipotesi di uso improprio del cellulare da parte della donna: non viene escluso che a provocare il terribile incidente stradale sia stato un momento di disattenzione causato proprio dal telefono, un messaggio o una semplice ma fatale consultazione. 

LEGGI ANCHE: Belluno, auto travolge una famiglia: morti bimbo di 2 anni, padre e nonna

L'interrogatorio nella caserma dei carabinieri si è svolto con il supporto di un'interprete. La donna è stata sottoposta ad esame tossicologico ed alcolimetrico. Sulla strada non ci sono segni di frenata e i testimoni hanno raccontato di un'Audi nera lanciata a forte velocità - alcuni parlano addirittura ampiamente oltre i cento chilometri orari - lungo via Udine, la strada regionale che conduce a Sappada.

Tragedia stradale a Belluno: la dinamica dell'incidente in cui hanno perso la vita tre persone

A perdere la vita tre abitanti di Favaro Veneto, località alle porte di Mestre in provincia di Venezia. Sul colpo sono morti, mentre stavano passeggiando sul marciapiede, Marco Antoniello di 48 anni, falegname a Dese, e Maria Grazia Zuin di 65, ex dipendente dell'Ulss andata in pensione circa cinque anni fa, rispettivamente papà e nonna del piccolo Mattia di due anni morto poco dopo l'arrivo all'ospedale “San Martino” di Belluno. I corpi sono stati ritrovati a circa trenta metri dal luogo del tremendo impatto. Elena Potente, 42 anni, moglie di Marco Antoniello, stava spingendo il passeggino con suo figlio Mattia ed ora è ricoverata in ospedale a Pieve di Cadore in stato di shock e con diverse ferite ma non è in pericolo di vita. Lucio Potente, 67 anni, molto conosciuto nel calcio dilettantistico dopo essere stato ex portiere in diverse società del Veneto, è anche lui ricoverato in ospedale perchè colto da malore per aver visto i corpi senza vita dei suoi cari. Si è salvato il fratello di Mattia che in quel momento era leggermente distante perchè in bicicletta.

Tags:
arrestobellunoconducentefamigliaincidente