Brescia, i pizzaioli in carcere per insegnare a fare la pizza ai detenuti
"Daremo loro la possibilità di imparare un mestiere e riuscire a inserirsi nella società dopo essere usciti dal carcere", ha detto il pizzaiolo
Ciro Di Maio tiene un corso per pizzaioli e cuochi ai detenuti di Brescia: "Così aiuteremo tanti ragazzi a trovare lavoro"
Il pizzaiolo Ciro Di Maio parte con un nuovo progetto. Insegnerà l'arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia.
"Faremo 40 ore di corso professionale per pizzaioli o cuochi per formare ragazzi che stanno scontando la loro pena, non si tratta di reati gravi. Così, daremo loro la possibilità di imparare un mestiere e riuscire a inserirsi nella società dopo essere usciti dal carcere", dice Di Maio.
"Oggi c'è molta richiesta di cuochi e pizzaioli, che guadagnano molto. In questo modo possono avere una seconda possibilità", continua Di Maio, che molti anni fa ha lasciato la sua amata Napoli. Era il 2015 ed ha iniziato un nuovo percorso, una nuova vita. Il trasferimento a Brescia in una grande catena. Poi rileva una pizzeria e ne diventa titolare.
Nasce così “San Ciro” (in onore di suo nonno), un locale famoso per la bontà, genuinità e veracità delle sue pizze, ma anche per la sua offerta alla carta di altissima cucina. Un locale che vanta al suo interno un team di ben 15 persone.
"Ci amano perché rappresentiamo la tradizione napoletana. In menù c’è la pizza verace, come il battilocchio: la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito in carta paglia", racconta Di Maio.