Caos treni, la telefonata anonima e il falso pacco bomba. Ritardi di sei ore

Interrotta per ore la tratta Bologna-Firenze, 19 i convogli interessati. La circolazione è ripartita lentamente alle quattro del mattino

Di Redazione Cronache
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Stop treni ad Alta Velocità, la Procura di Firenze indaga per attentato alla sicurezza dei trasporti

Attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione. Sono i reati per cui la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine per l’interruzione della linea Alta Velocità avvenuta ieri dopo la segnalazione di persone in una galleria e una telefonata anonima che segnalava la presenza di una bomba. Nel procedimento si ipotizzano anche i reati di furto aggravato e danneggiamento.

“Stiamo acquisendo le immagini delle telecamere che ignoti hanno poi divelto e procediamo con gli accertamenti: le verifiche sulla linea hanno appurato che è stata danneggiata anche la porta di un casottino dove sono custoditi i rec elettrici dell’Alta velocità e che da una delle colonnine in galleria è stata fatta una telefonata, arrivata all’ufficio di pronto intervento di Ferrovie a Bologna, che sosteneva ci fosse una bomba” spiega Marco Dalpiaz, dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria della Toscana che da ieri sera è impegnata nei rilievi sul tratto di Av interessato dalla segnalazione. Sullo stop gli investigatori non escludono nessuna pista, è stata valutata anche quella anarchica anche se al momento, secondo quanto si apprende, non c’è stata alcuna rivendicazione.

Treni ad Alta Velocità, circolazione ferma per ore: un falso allarme bomba crea il panico

Una telefonata anonima crea il panico e blocca la tratta Bologna-Firenze dell'Alta Velocità, 19 treni fermi e il pericolo che qualcuno abbia messo una bomba. E' successo nella serata di ieri, l'allarme è scattato intorno alle 19. La circolazione era stata interrotta nella tratta tra Idice e San Pellegrino perché era stata segnalata la presenza di estranei in galleria e di un pacco sospetto. La Galleria Firenzuola è il secondo tunnel più lungo della tratta appenninica della Tav con i suoi 15,2 km. Ci sarebbe anche la segnalazione di un ordigno (non ritrovato) dietro lo stop. Poco prima delle 4 di stamattina, 9 agosto, Trenitalia ha annunciato che la circolazione sull’Alta Velocità è tornata regolare. "I treni Alta Velocità e Intercity hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 400 minuti il ritardo accumulato", si legge nella nota.

La segnalazione che riguardava un certo numero di persone nei pressi dei binari è arrivata dal macchinista di un convoglio Av in transito. L’uomo avrebbe notato qualcuno nel tratto fra Idice e San Pellegrino, al confine fra Toscana ed Emilia-Romagna. Il traffico ferroviario è stato interrotto. Subito sono intervenuti gli agenti della Polfer per verificare la situazione e per provare a individuare le persone presenti in un'area in cui è assolutamente vietato l’accesso ai non autorizzati.

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Secondo altre informazioni la segnalazione di persone in galleria sarebbe stata seguita successivamente da una telefonata anonima che avrebbe riferito della presenza di un ordigno. Che alla fine è risultato un falso allarme. Le verifiche hanno riguardato anche le pertinenze esterne. Ovvero i luoghi di montagna dove la ferrovia passa in aree rurali a cui è difficile riuscire ad accedere. Per questo è scattato l’allarme. In questi casi i protocolli impongono il blocco della circolazione che causa inevitabili problemi a cascata sui passeggeri e sulle tratte interessate.

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