Caso Grillo jr, Silvia: "A letto e poi in doccia". Corsiglia: "Consenziente"
Uno degli amici di Ciro rompe il silenzio con dichiarazioni spontanee. Ma la vittima lo smentisce: "E' stato lui il primo"
Grillo jr, l'amico di Ciro parla: "Sesso da solo con lei, nessun abuso"
Prosegue, nel tribunale di Tempio Pausania in Sardegna, il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici accusati di stupro di gruppo da due ragazze conosciute in vacanza il 17 luglio 2019. Nell'udienza di ieri - si legge sul Corriere della Sera - si è verificato un fatto inedito, ha preso la parola uno degli amici di Grillo jr per rilasciare dichiarazioni spontanee. "Non le ho mai usato violenza. Lei era consenziente". Parla per la prima volta ed è poco più che un sibilo la voce di Francesco Corsiglia; nell’aula del Tribunale si fa silenzio per quattro minuti. Corsiglia, non senza imbarazzo, scandisce lentamente: "Nessuna violenza". E ripete: "Nessuna". Ma Silvia (nome di fantasia), la ragazza italo-norvegese vittima dell'abuso lo accusa: "È stato il primo. Ha abusato di me nel letto e poi nella doccia".
Corsiglia - prosegue il Corriere - si difende: "Nessun abuso e dopo il rapporto sessuale sono andato in un’altra stanza e mi sono addormentato. Non so nulla di quel che è accaduto in seguito". Daniele Ambrosini e Maika Pasqui, gestori del b&b, avevano riferito ai carabinieri (e hanno confermato ieri) che le ragazze, rientrando, apparivano "serene e felici", anche se alla stampa avevano invece raccontato che erano «turbate». Marco Grasovin (kitesurf), ha invece riferito che Silvia gli ha parlato della violenza subita dicendogli che l’avevano costretta a bere. Il processo non è che ai primi passi. Devono essere sentiti più di 30 testimoni. Difficile che la sentenza possa essere pronunciata nel 2023.