Civitanova, fellatio a infermiere per non fare il vaccino e avere Green Pass

L'inchiesta sarebbe partita grazie alle segnalazioni di un medico, fintosi collaboratore di Luchetti

Cronache
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Green pass falsi, l'infermiere di Civitanova riceve soldi e fellatio in cambio "finto vaccino"

Emanuele Luchetti è accusato di essersi fatto praticare del sesso orale in cambio della mancata inoculazione del vaccino. Non solo denaro in cambio di “vaccini finti” dunque, secondo quanto riporta Carlo Miglietta, il medico che lo ha denunciato alla Squadra Mobile fingendosi suo complice.

L'infermiere, sostiene Miglietta, ha ammesso di aver avuto un rapporto di sesso orale con una paziente in cambio di una dose non somministrata. La confessione avvenuta durante l'inizio del turno di lavoro, il 23 dicembre, è riportata in un verbale d’integrazione della denuncia fatta da Miglietta e si riferirebbe al periodo di lavoro di Luchetti presso l’ex Palarossini.

L’infermiere avrebbe stilato un listino prezzi diverso a seconda dei pazienti e avrebbe poi consegnato al collega Miglietta - credendolo un amico corrotto - una busta contenente il denaro ricavato, lo stesso giorno della confessione. Tra i pazienti No Vax figurano insegnanti in aspettativa che dovevano vaccinarsi prima dei sei mesi per non perdere il posto di lavoro e due poliziotti del commissariato di Civitanova per i quali dal 15 dicembre era in vigore l’obbligo di presentarsi al lavoro con il Green pass.

Le prove dell’attività iniziata da Luchetti hanno ricevuto riscontro anche dalle intercettazioni telefoniche: "Senti ti ho lasciato una lettera lì alla reception", diceva uno degli ispettori indagati al ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi che aveva chiamato al telefono il 23 dicembre scorso. Secondo il gip è inequivocabile il contenuto della conversazione. L’ispettore, parlando di lettera, alluderebbe a una somma pagata per fingere l‘inoculazione del vaccino e, dunque, ricevere il Green pass.

L’inchiesta per le accuse sul sesso orale è partita grazie alla denuncia presentata il 28 dicembre scorso dal medico vaccinatore, Carlo Miglietta. Da un’intercettazione della chiamata del 29 dicembre tra Luchetti e l’avvocato Galeazzi risulta chiara l’allusione a un gruppo di quattro persone, inviate dallo stesso avvocato, che avrebbero “fatto” in finto faccino.

Luchetti chiede: "gli altri quattro, quelli che mi hai detto?" e Galeazzi risponde: "loro vengono perché hanno preso l’aspettativa, sai i professori no? Hanno preso l’aspettativa e a fine aspettativa vengono..." alludendo al fatto che rischiavano di essere licenziati finita l’aspettativa. Secondo quanto riporta Dagospia, dalla lettura del traffico telefonico scandagliato con la perizia sui cellulari emerge che tra Luchetti e Galeazzi si sarebbe inserito Scarafoni, una sorta di faccendiere dell’avvocato. Il pensionato, infatti, disposto a usare metodi di pagamento virtuali, si sarebbe offerto come tramite per i pagamenti a Luchetti.

 

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