Come difendersi dalle truffe romantiche sul web, un affare milionario
Nel 2021 casi in aumento del 118%, per un valore di 4,5 milioni di euro. "Mai dare soldi, nemmeno per richieste disperate"
Aumento vertiginoso dei casi online
Tra i numerosi rischi nell’uso poco accorto del web c’è la possibilità di incorrere nelle cosiddette “truffe romantiche”, un fenomeno non nuovo, ma che ultimamente ha conosciuto una forte impennata. I dati pubblicati dalla Polizia Postale indicano che nel 2021 l’aumento è stato addirittura del 118% rispetto all’anno precedente, per un valore economico pari a 4,5 milioni di euro. Tra questi casi, quello reso noto dalla showgirl Flavia Vento, che per molti mesi era convinta di avere intrapreso una relazione virtuale con Tom Cruise, fino a quando non si è accorta di essere vittima di un raggiro (per saperne di più, leggi questo articolo).
"La vittima viene studiata anche per mesi"
Flavia Vento è solo una delle tante donne che cascano in questa trappola, che non risparmia nemmeno gli uomini. I bersagli preferiti dai truffatori sono però soprattutto donne, cinquantenni, sole o uscite da una relazione, e il campo d’azione favorito è quello dei social network. “I truffatori studiano il soggetto anche per mesi – dichiara Carmine Laurenzano, avvocato dell’associazione Codici – ne seguono il comportamento, quali notizie cerca, su quali interviene, anche con un semplice like. Sulla base di queste informazioni, costruiscono un personaggio che all’improvviso si appalesa alla vittima. Inizia a creare una complicità, spuntano fuori interessi in comune e così dalla diffidenza iniziale si passa alle prime confidenze, perché la vittima è convinta di aver trovato qualcuno con cui aprirsi e che ricambia il proprio sentimento. È a questo punto che bisogna fare attenzione, perché è qui che subentrano le richieste di aiuti economici. I motivi sono i più disparati, spesso si tratta di problemi sanitari. All’inizio sono piccole somme, ma poi le cifre aumentano, sempre di più. Il consiglio è di non dare soldi, anche di fronte ad appelli disperati. Bisogna conoscere chi abbiamo di fronte, soprattutto se non c’è stato mai un incontro ed il rapporto si basa solo su messaggi. Non è facile recuperare le somme perse. Spesso, infatti, finiscono su conti esteri, ma la denuncia permette di bloccare queste bande e per questo è importante farla. È bene, inoltre, prestare attenzione ai dati personali che si diffondono sul web ed alle richieste di amicizie che si ricevono sui social. Basta anche solo controllare le foto dei profili, perché spesso sono già presenti sul web, soprattutto quelle di uomini o donne avvenenti, e questo deve far scattare l’allarme”.
"Bisogna denunciare, senza vergogna"
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, aggiunge gli impressionanti numeri di questo fenomeno “trovano conferma nelle segnalazioni che arrivano, sempre più numerose, anche ai nostri sportelli”. Codici infatti si occupa anche di assistere le vittime di questa subdola truffa. “La realtà probabilmente è persino peggiore. Nelle vittime, infatti, subentra un senso di vergogna, non tanto per il danno economico ma soprattutto perché si sentono colpite nei sentimenti, e questo le porta a non denunciare. Bisogna, invece, denunciare. Nutrire dei sentimenti non è una colpa”, conclude Giacomelli.