Commercio online, aumenta la vendita di prodotti falsi pericolosi
Secondo il nuovo rapporto OCSE-EUIPO, le vendite online rappresentano il 60 % dei sequestri di prodotti pericolosi destinati all’UE
Aumenta la vendita online di prodotti falsi pericolosi
Secondo il nuovo rapporto OCSE-EUIPO profumi, cosmetici, abbigliamento, giocattoli, pezzi di ricambio per automobili e prodotti farmaceutici figurano tra i prodotti falsi pericolosi più comuni. I prodotti di qualità inferiore agli standard e contraffatti possono costituire una minaccia per la salute e, in alcuni casi, la vita dei consumatori.
L'Italia figura tra i primi paesi dell'UE colpiti dal commercio di pericolose contraffazioni. Le vendite online rappresentano il 60 % dei sequestri di prodotti pericolosi destinati all’UE e il 75 % dei falsi pericolosi sequestrati provengono dalla Cina e Hong Kong.
I prodotti contraffatti comportano un’ampia gamma di conseguenze negative. La nuova relazione evidenzia che le contraffazioni non solo causano danni economici e perdite di posti di lavoro, ma implicano anche gravi rischi per i consumatori. Tra questi ultimi figurano rischi per la salute, rischi per la sicurezza e rischi ambientali.
La nuova relazione congiunta, “Falsi pericolosi. Il commercio di merci contraffatte che comportano rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente”, analizza i dati dei sequestri effettuati dalle autorità doganali e altri dati relativi all’applicazione delle norme ed esamina in che modo le contraffazioni pericolose possono finire nelle mani dei consumatori.
I fornitori legittimi devono rispettare norme rigorose per garantire che i loro prodotti non arrechino danno ai consumatori. I contraffattori non osservano nessuna di queste normative e, di conseguenza, i prodotti falsi possono comportare gravi rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente. I prodotti contraffatti più comuni segnalati per la presenza di tali rischi sono profumi, cosmetici, abbigliamento, giocattoli, pezzi di ricambio per automobili e prodotti farmaceutici.
Il ruolo del commercio elettronico
Per i prodotti pericolosi, destinati all’UE, le vendite online hanno rappresentato il 60 % dei sequestri globali. Di questi, i cosmetici sono stati i prodotti sequestrati con maggiore frequenza (46 %), seguiti da abbigliamento (18 %), giocattoli e giochi (17 %) e pezzi di ricambio per automobili (8 %).La maggior parte di questi falsi pericolosi proveniva dalla Cina (55 % dei sequestri doganali mondiali) e da Hong Kong (19 %), che hanno costituito quasi i tre quarti dei sequestri. La Turchia rappresentava il paese di provenienza del 9 % dei prodotti pericolosi.
La Germania (con il 47 % dei sequestri doganali mondiali dei prodotti falsi più pericolosi destinati all’UE) è stata di gran lunga la principale destinazione di queste merci contraffatte all’interno dell’UE nel periodo 2017-2019, seguita da Belgio, Danimarca, Italia, Spagna e Austria. In termini di distribuzione, i pacchi postali sono il metodo di spedizione preferito per i contraffattori. Nel complesso, il 60 % dei prodotti pericolosi sequestrati è stato spedito mediante servizi postali, mentre il trasporto marittimo è stato quello prevalente in termini di valore dei sequestri.
Impatto della pandemia
La pandemia di COVID-19 ha inciso sul commercio di prodotti falsi pericolosi e ha aggravato le tendenze esistenti. I criminali approfittano della crisi globale e le autorità hanno segnalato un forte aumento dei sequestri di medicinali, kit di analisi e dispositivi di protezione individuale contraffatti nonché di altri prodotti medici. Ciò vale anche per altri settori ad alto rischio, come quello delle bevande alcoliche, in cui l’interruzione delle catene di approvvigionamento e il cambiamento della domanda hanno creato nuove opportunità per i criminali.
Il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato: “Il commercio illecito di merci contraffatte e piratate costituisce una grande sfida per la nostra economia globale. Alimenta la criminalità organizzata, mina una sana governance pubblica e minaccia il nostro piano di ripresa NextGenerationEU a seguito della pandemia. Inoltre, come sottolinea questa nuova relazione in collaborazione con l’OCSE, i falsi pericolosi creano importanti rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente. Siamo fiduciosi del fatto che questi dati aiuteranno a comprendere il rischio posto dalla contraffazione per la nostra società, a facilitare lo sviluppo di politiche innovative per rispondere a queste sfide e a promuovere un commercio equo nella ripresa post COVID-19”.
Tipi di rischi
I prodotti di qualità inferiore agli standard e contraffatti possono costituire una minaccia per la salute e, in alcuni casi, la vita dei consumatori. Pericoli particolari sono stati riscontrati nel caso di prodotti contraffatti ingeriti dai consumatori (alimenti, bevande, medicinali) o applicati direttamente sulla pelle (cosmetici, profumi). Le parti piccole dei giocattoli, i componenti magnetici e soprattutto le batterie possono essere ingeriti e causare danni intestinali significativi ai bambini.
Alcuni dei rischi più frequenti derivanti dai prodotti falsi pericolosi comprendono lesioni biologiche, chimiche e fisiche, strangolamento, soffocamento, ustioni, scosse elettriche, incendi o danni all’udito, solo per citarne alcuni. Inoltre, molti prodotti pericolosi comportano diversi rischi contemporaneamente. Ad esempio, un pesticida contraffatto può essere dannoso per l’ambiente e comportare rischi per la salute delle persone, mentre un oggetto come una batteria per automobili falsa può causare gravi danni alla salute, alla sicurezza e all’ambiente.