Commissione d'inchiesta sul femminicidio al via. Ridurrà le violenze? VOTA
Insediata per la prima volta una commissione parlamentare bicamerale contro ogni forma di violenza di genere. Martina Semenzato eletta presidente
Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio al via. Ridurrà il numero delle violenze di genere? VOTA
Si è costituita, con l'elezione della presidente, delle vicepresidenti e delle segretarie, la commissione parlamentare di inchiesta sul Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere che per la prima volta è bicamerale. La presidente eletta è la deputata Martina Semenzato di Noi moderati. Le vicepresidenti sono la senatrice Cecilia D'Elia (Pd) e la deputata Laura Ravetto (Lega). Le segretarie sono la deputata di Avs Luana Zanella e la senatrice di Fdi Eleonora Leonardi. Il M5s non ha partecipato al voto, non avendo ritirato la scheda.
Affaritaliani.it si augura che la commissione d'inchiesta porti a dei risultati concreti riducendo alla zero il numero delle donne uccise in Italia, ma sorge inevitabilmente qualche dubbio sulla concreta operatività ed efficacia della stessa. Non sarebbe meglio che la politica concentrasse tutti gli sforzi e le energie in iniziative che promuovano la sensibilizzazione degli uomini e nell'approvazione di leggi anti-femminicidio più efficienti?
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Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio al via. Semenzato: "Le istituzioni ci sono"
“La Commissione Femminicidio e Violenza di Genere è un punto di partenza che riguarda non solo le donne, ma soprattutto gli uomini. Le donne devono capire che hanno istituzioni cui fare riferimento per uscire da quei meccanismi tossici che spesso, sempre di più, sfociano in atti di violenza inauditi". Lo afferma Martina Semenzato, di Noi moderati, eletta oggi presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio e la Violenza di Genere.
"Le donne devono avere autonomia e indipendenza, lavorative ed economiche, ma soprattutto mentale - conclude - Per questo famiglia e, soprattutto, scuola hanno un ruolo fondamentale. Ma va cambiato anche il valore sociale di questa figura patriarcale assunto dalla società”.