Cronache

Alain Elkann terribile snob. Dal colpaccio matrimoniale all'articolo classista

Di Giuseppe Vatinno

Diventato famoso non come scrittore ma come marito (dal 1975 al 1981) di Margherita Agnelli, figlia di Gianni, allora riconosciuto come il Padrone d’Italia

Alain Elkann radical chic e quell'articolo classista su Repubblica

Alzi la mano chi conosceva il termine “stazzonato” prima che lo scrittore Alain Elkann (73) lo utilizzasse in un suo articolo su Repubblica, il quotidiano di proprietà del figlio John (gli altri due sono il mitico Lapo e Ginevra) presidente del gruppo Gedi.

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Dunque ecco lo storico incipit: “Non pensavo che si potesse ancora adoperare la parola “lanzichenecchi” eppure mi sbagliavo. Qualche giorno fa, dovendo andare da Roma a Foggia, sono salito su una carrozza di prima classe di un treno Italo. Il mio posto assegnato era accanto al finestrino e vicino a me sedeva un ragazzo che avrà avuto 16 o 17 anni…”. Non siamo ai Promessi Sposi ma l’inizio promette bene ed infatti le premesse vengono ampiamente mantenute.

Elkann parte di letteratura e inizia la fase “descrizionista” e passa leziosamente a descriverci come era vestito: “Io indossavo, malgrado il caldo, un vestito molto stazzonato di lino blu e una camicia leggera. Avevo una cartella di cuoio marrone dalla quale ho estratto i giornali: il Financial Times del weekend, New York Times e Robinson, il supplemento culturale di Repubblica. Stavo anche finendo di leggere il secondo volume della Recherche du temps perdu di Proust”.

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Peccato che vicino a lui non sedesse Tomas Milian, in arte “er Monnezza”, ne avremmo viste e soprattutto sentite delle belle. Ma i ragazzetti lo molestano o meglio molestano le sue letture dotte e i suoi giornali in inglese, la sua stilografica. Si agitano e parlano a voce alta, alcuni fanno uso di un linguaggio scurrile, parlano di ragazze, di mare, di divertimenti, di tecniche di “cuccaggio”.